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Lunedì 16 Giugno
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Nanga Parbat, scoperto un alpinista salito sullo Sperone Mummery

Nanga Parbat, nel 1999 un alpinista sarebbe salito sullo Sperone Mummery: ricerche in corso

Nanga Parbat, scoperto un alpinista salito sullo Sperone Mummery
Lo Sperone Mummery scalato in solitaria? - Foto Blikk.hu

Nanga Parbat, nel 1999 una salita in solitaria?

Giungono voci clamorose secondo le quali l’alpinista ungherese Eross Zsolt sarebbe salito lungo lo sperone Mummery nel 1999, dove aprì e completò in solitaria la via lungo lo Sperone che lo ha portato fino in vetta. Una notizia sensazionale visto che da sempre è stato ritenuto che fosse una via ancora inviolata, confermata nelle statistiche di 8000ers.com e nella editor note di Alpinist Magazine, 2012, anche se poco dettagliata. Si stanno effettuando ulteriori approfondimenti, anche grazie a pagina Facebook Montagna magica, e ai due esperti Poulet e Popier che gestiscono i vari siti. Tale affermazione è presente anche su Wikipedia.

Zsolt ha scalato 10 ottomila

Eross Zsolt ha scalato 10 ottomila, gli ultimi due con una protesi alla gamba. Mori in fase di discesa sul Kangchenjunga.

Il Resoconto di 8000ers sulla via effettuata da Zsolt

“Lo Sperone Mummery fu la linea scelta da Alfred Mummery e il suo compagno Rajobir per il loro tentativo sulla montagna nel 1895. Si ritirarono a 6.100 m quando Rajobir si ammalò, dopo di che Mummery decise di guardare il lato settentrionale della montagna e per un fatidico tentativo di attraversare il Passo del Diamir. Mentre Messner scendeva lo sperone nel 1970 (e Sali al suo fianco nel 1978), sembra che non ci sia stato alcun serio tentativo di scalare questa parte della parte Diamir fino al 1999. In quell’anno (precedentemente non segnalato ) L’ungherese Zsolt Eross e tre compagni acclimatati stavano salendo sul Ganalo Peak (6.608 m), poi Eross partì da solo per il versante Diamir. Seguì la via di discesa Messner 1978, bivaccando tre volte sulla salita: sull’altopiano sotto il canale di Messner ( 5.400 m), dove il percorso attraversa a sinistra attraverso la barriera di roccia inclinata, e sotto la testata finale. La neve profonda ostacolò il progresso nella parte superiore, ma raggiunse con successo la cima e scese al suo bivacco superiore. Il giorno dopo scese a valle. ”

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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