Simone Moro e Tamara Lunger pronti per scalare il Gasherbrum I e II. La scalata invernale al K2

Simone Moro e Tamara Lunger pronti per scalare il Gasherbrum I e II

I due alpinisti Simone Moro e Tamara Langer, si preparano per la loro impresa. In attesa di poter iniziare a scalare il G1 e poi successivamente il G2 concatenandoli, stanno studiando sotto il Gasherbrum per fissare la traccia sul ghiacciaio che dal campo base porta ai piedi del G1. Il meteo di questi giorni ha rallentato le operazioni.

Alla conquista del K2

Intanto, è partita la spedizione del K2 di Migma G. Sherpa, l’ultima della stagione alpinistica invernale. La partenza sarebbe dovuta avvenire a dicembre, ma la mancanza di fondi l’ha fatta slittare. Il gruppo inizierà la sua attività sulla montagna dopo metà gennaio 2020, anche perchè il trasferimento e il trekking partiranno tra il 10 e il 12 gennaio, questo è quanto riporta montagna.tv. A seguire, ci sarà una fase di allestimento fino a campo 3 entro il 20 febbraio, per poi tentare la vetta del K2 per la metà di marzo, sempreché il meteo lo permetta. Anche Denis Urubko potrebbe tentare la scalata al K2, ma per adesso è fermo in tenda, preparandosi per salire il Broad Peak, poi chissà.

Il K2 senza ossigeno supplementare

Mingma Sherpa ha tutta l’intenzione di scalare per la prima volta nella storia, la vetta del K2 nella stagione invernale. L’alpinista nepalese lo ha già scalato due volte ma non in inverno. In tanti ci hanno provato ma senza successo, Sherpa ci proverà con la sua squadra che ritiene idonea per l’impresa e sottolinea che tenterà di compierla senza ossigeno supplementare.

Chi è Simone Moro

Nato a Bergamo il 27 ottobre 1967, l’alpinista è l’unico a vantare quattro prime invernali su montagne di 8.000 metri. Ha conquistato 8 delle 14 vette oltre gli Ottomila, per ben 4 volte l’Everest con l’aiuto dell’ossigeno supplementare. Oltre a tante imprese, Moro si è reso protagonista di una tragica avventura, travolto da una valanga nel tentativo di aprire una strada per scalare l’Annapurna nel 1997 assieme ai compagni di spedizione, Dimitri Sobolev e Anatoli Boukreev, quest’ultimi perderanno la vita, mentre Simone riesce a salvarsi miracolosamente.