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Mercoledì 13 Marzo
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Txikon: “Sul K2 in inverno? Ci tornerò” | In estate la traversata del colosso pakistano

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Lo scalatore Alex Txikon è determinato a tornare in inverno sul K2: il comunicato ufficiale

Txikon: “Sul K2 in inverno? Ci tornerò” | In estate la traversata del colosso pakistano
Txikon: “Sul K2 in inverno? Ci torneremo" | In estate la traversata del colosso pakistano - Foto Instagram Txikon

Alex Txikon e il K2: “Ci tornerò in una stagione invernale”

Alex Txikon tornerà sul K2 in inverno: non si sa ancora quando, ma è una missione nei suoi prossimi programmi. Sicuramente saranno anche i polacchi, il prossimo inverno, a tentare di scalare l’unico 8000 non salito nella stagione invernale. Il basco, comunque, già quest’estate ha in programma la traversata del K2 dalla Cina al Pakistan salendo e scendendo per i due versanti opposti della montagna.

Ecco il comunicato pubblicato da Txikon sui suoi social:

“È difficile stabilire il limite dell’ossessione quando si tratta di un progetto che ti è costato tanto sforzo… il lavoro costante di ogni singolo giorno dell’anno per poter costruire tutto questo. Ma se ho imparato qualcosa in tutta la mia carriera è che se sei ossessionato dalla montagna lei non ti rispetta. Lei è libera e noi veniamo per salirla. Per questo cerco di trovare quel limite così da poter sempre tornare a casa. Le statistiche di successo nelle spedizioni invernali sono del 25%, ma la durezza e la purezza dell’inverno non sono paragonabili a nulla. Il forte vento ci ha impedito di andare avanti. Il K2 in inverno resiste e bisogna rispettarlo. Bisogna ascoltare la montagna. Quest’inverno ci ha detto che non è ancora il momento. Resterà lì in attesa di mostrare la migliore vista del Karakorum invernale. Torneremo”.

Il ringraziamento dell’ambasciatore italiano Stefano Pontecorvo (Twitter)

“Thank you @AlexTxikon. Volunteering to help in the search for @NardiDaniele and #TomBallard you knew your own expedition could have been affected. You very generously participated anyway without a second thought. And you found them. Ever grateful. Next time you will succeed”.

Il riassunto della spedizione invernale di Txikon

Alex Txikon ha reso noto il suo piano per la stagione invernale, che negli ultimi anni l’ha visto sempre protagonista, solo a fine novembre scorso. Due volte sul Nanga Parbat, con la prima ascensione invernale nel 2016, poi due inverni sull’Everest e quest’anno il K2. É partito molto in ritardo rispetto alla spedizione Russa guidata da Pivtsov e Braun,  giungendo al campo Base dopo il 15 gennaio e salendo sulla montagna la settimana seguente, dopo aver costruito al Campo base degli Igloo che hanno reso la permanenza alla base del K2 più calda rispetto alle normali tende.

Durante il mese di febbraio lui e i suoi compagni sono saliti poche volte e solo con condizioni meteo ottimali. Quando uscivano erano molto veloci. Verso metà febbraio sono giunti ai piedi della Piramide Nera a circa 6600m. Solo Txikon e lo Sherpa Pasang hanno dormito al Campo 2.

Le brutte notizie giunte dal Nanga Parbat hanno costretto Txikon e la sua squadra spagnola a compiere le operazioni di ricerca per Nardi e Ballard. Operazioni durate oltre una settimana, anche a causa dei problemi politici che non permettevano l’utilizzo degli elicotteri, che hanno permesso l’individuazione dei due corpi, purtroppo senza vita. Dal Nanga Parbat sono tornati a piedi e in Jeep fino a Skardu, per poi riprendere un elicottero per il K2 perdendo molte energie.

Hanno perso una settimana di tempo ed una bella finestra di bel tempo che ha compromesso l’avanzare sul K2. In questi ultimi giorni hanno provato un tentativo disperato, ma il vento forte e la scarsa acclimatazione hanno impedito al basco di tentare un “push finale” verso la vetta. Sono giunti ad un altezza di 7000m, 400m meno della spedizione russa guidata da Pivtsov.

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