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Sabato 16 Marzo
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Vielmo in vetta al Broad Peak, Urubko sul Gasherbrum II. Non si passa sul K2

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Gli aggiornamenti dal Pakistan, non si riesce a passare sul K2.

Vielmo in vetta al Broad Peak, Urubko sul Gasherbrum II. Non si passa sul K2
Denis Urubko - Foto Facebook Urubko Fans Club

URUBKO – Gasherbrum II

Anche Denis Urubko è giunto in vetta al Gasherbrum II (8035m – K4) dopo Marco Confortola e Sergi Mingote. Non sappiamo se l’alpinista sovietico sia salito per la via normale o, come da sua intenzione, lungo una nuova via. Dubbi anche su con chi Urubko ha effettuato la salita, se con la sua compagna Pipi Cardell (che aveva dichiarato di fermarsi al campo 3) o qualche altro alpinista polacco presente nella spedizione.  Ricordiamo che il fenomeno russo era già salito sul Gasherbrum II in inverno con Simone Moro e Cory Richards.

VIELMO – Broad Peak

Mario Vielmo è salito sulla vetta della montagna larga (8047m). Si tratta del suo undicesimo ottomila in stile alpino. Era il suo secondo tentativo dopo quello fallito nel 1996 a causa della copiosa neve. Nella scalata il ricordo del suo progetto solidale a favore sia di Parent Project, l’organizzazione italiana di pazienti e genitori con figli affetti da distrofia muscolare di Duchenne e Becker, sia dell’Associazione Sìdare Onlus che si propone di costruire una scuola in Nepal.

K2 troppo pericoloso – Tutto bloccato, molti tornano a casa

Oltre 100 scalatori delle spedizioni commerciali (e non) sono dovuti tornare indietro dal campo 4 del K2 a causa delle condizioni meteo pericolose sul collo di bottiglia, passaggio chiave che porta alla vetta del K2 ad un’altezza di 8300m. Troppa neve con alto rischio valanghe e caduta dei serracchi. I leader delle spedizioni hanno deciso che è troppo rischioso attraversare il passaggio e stanno tornando al campo Base. Qualcuno riproverà più avanti quando magari ci sarà meno neve, ma la maggior parte dei volontari rinuncerà al tentativo di vetta.

Nirmal Purja dovrebbe arrivare tra poco sul K2: dopo aver conquistato i due Gasherbrum lui è simbolo di successo. Sicuramente ci sarà un nuovo tentativo di vetta per lui e per la spedizione di Adrian Ballinger, di cui nella pagina successiva trovate il comunicato ufficiale.

Il comunicato social di Adrian Ballinger

“Dopo un mese da sogno da quando parti da casa – salite ripide, tempo perfetto, grandi amici – ieri con Carla Perez, Esteban Topo Mena,  Namgye Sherpa e  Pembagelje sherpa siamo saliti fino 7800m sotto il ‘Collo di bottiglia’. Nonostante un intenso sforzo degli sherpa di oltre 12 ore in 3 giorni, nessuno è ancora riuscito a aggirare il collo di bottiglia sulle pendici sommitali della montagna. neve profonda, valanghe di lastroni, e tutto il tempo il seracco di 400 piedi (rupi di ghiaccio) appeso sopra, in attesa che si rompa un altro pezzo. Si dice che le condizioni stiano mandando a casa la maggior parte (tutte?) delle squadre. Nel frattempo, questo viaggio al Bottleneck e al Campo 4 era solo la fine delle nostra rotazioni di acclimatazione. Ora siamo pronti per una spinta al vertice! Non sappiamo se la montagna ci lascerà. Per ora, whiskey e barbecue nel campo base stanno  andando  tutto bene. E c’è dell’altro”.

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