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Lunedì 18 Marzo
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Catturata una stella morta mentre stava distruggendo il proprio sistema planetario

La nana bianca è una stella al collasso che implode e prima della sua morte si accende di luce bianca brillando al centro prima di spegnersi

Catturata una stella morta mentre stava distruggendo il proprio sistema planetario
supernova, foto Pixabay

G 238-44: una stella non muore mai da sola, ecco cosa si è scoperto

Questa potrebbe sembrare una frase poetica, eppure il titolo sintetizza quello che capita sempre quando una stella nana bianca muore. Recentemente i ricercatori hanno osservato G238-44, una stella nana bianca che sta morendo e nella transizione inghiotte pianeti risucchiando a sé tutto quello che la circonda come una gigantesca aspirapolvere. E’ come se avanzasse come un cannibale mai sazio. Anche se di per sé questa stella risulta morta sta accumulando enormi quantità di materiale presente nel proprio sistema solare, come metalli, ghiacci e rocce presenti nel sistema solare esterno nella fascia di Kuiper.

G 238-44: una nana bianca che fu molto più grande del sole

La nana bianca è una stella al collasso che implode e prima della sua morte si accende di luce bianca brillando al centro per energia rimasta prima di spegnersi. In questa fase tutti i pianeti in orbita intorno alla stella restano vittime dell’implosione e vengono a loro volta divorati dalla luce. Il centro delle nane bianche infatti è denso di materiali diversi e lo studio di questi può far comprendere quanto nello spazio esista la possibilità di pianeti simili al nostro.

G 238-44: analisi dei materiali inquinanti nella nana bianca

Alcuni degli elementi analizzati dagli scienziati nella stella morente come ossigeno, elio, carbonio e materiali quali: calcio, ferro, silicio e zolfo. L’analisi accurata fatta della nana biancaG 238-44 ha dimostrato la presenza di materiale fino ad oggi mai ritrovato nello studio delle altre nane bianche analizzate prima, oltre alla presenza di corpi ghiacciati.

Le nuove consapevolezze

Questa evidenza dimostra come la via lattea sia così ricca di ingredienti del tutto simili a quelli presenti sulla terra in grado di creare un mondo altrettanto abitabile pressoché identico al nostro. Con questi studi nuove possibili certezze sulla vita nello spazio e mettere a tacere la superbia dell’uomo che si ritiene unico essere pensante dell’universo.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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