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Martedì 12 Marzo
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C’è vita su Marte? Lo scopriremo nel 2020. Ecco i dettagli

Nel 2020 il rover atterrerà su Marte e cercherà tracce di vita passate o presenti sul Pianeta Rosso

C’è vita su Marte? Lo scopriremo nel 2020. Ecco i dettagli
C'è vita su Marte? Lo scopriremo nel 2020. Ecco i dettagli. Fonte foto: euronews.com

“Rosalind Franklin” andrà alla ricerca di forme di vita su Marte

Nel 2020 il rover a bordo della missione ExoMars – secondo quanto si legge su “Galileonet.it – avrà il compito di effettuare dei prelievi su Marte e di realizzare delle analisi con un obiettivo ben preciso: ossia quello di rinvenire tracce di vita sul Pianeta Rosso. Il suo nome sarà “Rosalind Franklin”, come l’autrice della fotografia a raggi X che consentì a James Watson e Francis Crick di muovere i primi passi per la realizzazione della loro straordinaria scoperta: vale a dire la struttura a doppia elica del DNA.

Il nome di “Rosalind Franklin” scelto tra 36.000 proposte

Il gruppo di esperti che sta lavorando alla missione – secondo quanto riportato da “Galileonet.it” – ha ricevuto oltre 36.000 proposte che sono state inviate dai cittadini degli Stati che fanno parte dell’Agenzia spaziale europea (Esa) ed ha scelto quello della cristallografa inglese. Una scelta che appare piuttosto appropriata se si pensa al ruolo assolutamente centrale che la scienziata ebbe nella scoperta della struttura del DNA, dando il via allo sviluppo di quella che oggi consideriamo la biologia contemporanea.

La missione su Marte

Stando a quanto si legge su “Galileonet.it“, nel 2020 partirà la missione del rover che si chiamerà “Rosaling Franklin” ed avrà l’obiettivo di raccogliere dei campioni da Marte, procedendo poi con l’analisi delle loro caratteristiche biochimiche e geologiche, con l’intento di individuare delle tracce di vita sul Pianeta Rosso sia presenti che passate. Per la prima volta, dunque, un rover potrà muoversi sulla superficie di Marte con la possibilità di prelevare campioni ad una profondità di due metri.

Il rover esplorerà l’Oxia Planum

Il rover che atterrerà su Marte nel 2020 andrà ad esplorare l’Oxia Planum, vale a dire l’area adiacente al sito di atterraggio: si tratta di una pianura che si trova vicina all’equatore marziano e che un tempo era ricca di acqua. Questo, dunque, significa che in passato potrebbe aver ospitato delle forme di vita ed è proprio su questo aspetto che gli scienziati hanno intenzione di approfondire l’analisi.

Il nome di “Rosalind Franklin” è stata una scelta condivisa

Secondo quanto si legge su “Galileonet.it“, Raffaele Mugnuolo – dell’Unità di Esplorazione e Osservazione dell’Universo dell’Agenzia Spaziale Italiana – ha sottolineato come il nome di Rosalind Franklin sia una scelta che lui ha condiviso pienamente, ritenendo che in questo modo si valorizzi un’importante figura femminile della scienza moderna. Mugnuolo, poi, ha augurato al rover di scrivere una pagina importante nella storia dell’esplorazione del Pianeta Rosso.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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