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Martedì 4 Novembre
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Cometa 3I/ATLAS visibile dall’Italia: ecco come vederla e a che ora cercarla nel cielo

Cometa 3I/ATLAS: a che ora osservarla, dove e come cercarla nei cieli d'Italia

Cometa 3I/ATLAS visibile dall’Italia: ecco come vederla e a che ora cercarla nel cielo
Wikimedia Commons

Cometa 3I/ATLAS inizia a emergere

Dopo la congiunzione solare e il passaggio al perielio del 29 ottobre 2025, l’oggetto interstellare 3I/ATLAS – una possibile cometa extraterrestre – comincia finalmente a emergere dal chiarore del nostro sole e a diventare nuovamente visibile dalla Terra (poco prima dell’alba), anche mediante un telescopio amatoriale, grazie al significativo incremento di luminosità che ha registrato negli ultimi giorni. La sua magnitudine – visibilità apparente – è infatti salita a un valore di + 11.2 secondo il sito specializzato COBS e + 11. 4 per astrovanbuitenen. nl (TheSkyLive, citando dati COBS, riporta per oggi lunedì 3 novembre + 10. 7). Questi sono valori alla portata di telescopi riflettori newtoniani da 130 a 200 millimetri, i quali offrono un buon rapporto qualità-prezzo e quindi sono accessibili per gli appassionati. E’ quanto riportato da Fanpage.it.

A che ora osservare 3I/ATLAS dall’Italia

Il momento ideale per guardare 3I/ATLAS dall’Italia nei primi giorni di novembre è poco prima dell’alba, poiché l’oggetto appare a Est intorno alle 4:50 (ora di Roma) e il Sole sorge meno di 2 ore dopo. Con il passare dei giorni, la possibilità di avvistamento crescerà notevolmente, poiché 3I/ATLAS si alzerà sempre più presto. Non è un caso che il Virtual Telescope Project (VTP), coordinato dall’astrofisico Gianluca Masi, abbia organizzato una trasmissione in diretta streaming dell’evento per lunedì 17 novembre, condizioni meteo permettendo.

Dove cercare esattamente nel cielo 3I/ATLAS

Per individuare con precisione dove localizzare 3I/ATLAS nel cielo, è possibile utilizzare la massa celeste interattiva di TheSkyLive, un planetario digitale che consente di inserire la posizione geografica, data e ora per identificare il punto esatto nel cielo. Ad esempio, se immettiamo le 05:00 di domani martedì 4 novembre osservando da Roma, riusciremo a vedere la cometa a Est, appena sopra l’orizzonte, all’interno della costellazione della Vergine, come illustrato nell’immagine sottostante. È interessante notare che più in alto, quasi direttamente sopra la Vergine e il Leone, si può trovare anche la cometa C/2025 K1 (ATLAS), soprannominata la “cometa dorata” a causa della sua colorazione unica e brillante. Gli esperti affermano che questa colorazione rara, diversa dalle consuete verdi o blu delle comete, sarebbe dovuta ai ridotti livelli di composti di carbonio. Dunque, con un’unica sessione di osservazione, è possibile ammirare due straordinari oggetti celesti: un antico campione di 10 miliardi di anni più vecchio del Sistema solare – che, secondo il fisico e astronomo Avi Loeb dell’Università di Harvard, potrebbe essere un’astronave aliena pericolosa – insieme a un magnifico corpo celeste con una chioma “d’oro”.

Come vedere 3I/ATLAS nei cieli d’Italia

Come specificato, per osservare 3I/ATLAS è necessario un telescopio newtoniano di circa 130 millimetri, ma possono essere adatti anche modelli come Schmidt-Cassegrain, Maksutov e rifrattori, benché non tutti questi strumenti con la stessa apertura siano altrettanto performanti per un oggetto di magnitudine +11.0. E’ ovvio che, come sempre, avere un cielo buio e costellato, ovvero il meno possibile soggetto a inquinamento luminoso, è essenziale per l’osservazione. I telescopi automatizzati moderni, una volta allineati con la stella polare, con l’ausilio di app e sistemi automatici sviluppati per questo scopo, riescono a localizzare rapidamente gli oggetti presenti negli elenchi aggiornati (non è necessario nemmeno inserire l’ascensione retta e la declinazione) e a seguirli in modo autonomo, offrendo un’esperienza astronomica spettacolare senza troppi problemi. Tuttavia, è ovviamente possibile anche cercare la presunta cometa aliena manualmente, utilizzando le informazioni fornite dalle mappe celesti. In aggiunta, applicazioni come Stellarium e simili possono assisterci nel trovare un oggetto nel cielo semplicemente orientando lo smartphone verso il cielo.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

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