
Si tratta della prima misurazione laser dello spazio tra la Terra e la Luna del mondo completata di giorno, e segna una nuova svolta conseguita dalla Cina
La nuova tecnologia laser sperimentata per la prima volta dalla Cina qualche giorno fa ha destato sconcerto e perplessità in seno alla comunità scientifica. Il test è stato effettuato sparando questo laser direttamente verso la Luna. Un passo in avanti sicuramente importante per la tecnologia spaziale, i cui esiti sono del tutto imprevedibili. Il raggio laser ha preso di mira il satellite Tiandu-1 che, in quel momento, si trovava a circa 130.000 chilometri dalla Terra. Dopo aver colpito il satellite, la luce di rimbalzo è stata catturata dopo aver eluso l’interferenza della luce solare.
Gli autori del test
Ad effettuare questo test sono stati gli esperti di China’s Deep Space Exploration Lab che ha sede a Hefei, nella provincia orientale di Anhui. Con questo esperimento, sostanzialmente, è stata effettuata la prima misurazione di una distanza orbitale in pieno giorno. In passato si era sempre pensato che condizioni diurne questa impresa sarebbe stata impossibile. Sopprimendo il forte rumore di fondo solare, questo test ha dimostrato come sia possibile “migliorare le capacità di navigazione e posizionamento nello spazio Terra-Luna”.
Il significato di questo nuovo successo tecnologico
Si tratta di un traguardo tecnologico che segna un deciso passo in avanti dal punto di vista scientifico. Il fatto che sia stato inviato il laser in pieno giorno e che ne sia stato catturato il suo ritorno sulla Terra, da parte dell’Osservatorio dello Yunnan dell’Accademia cinese delle scienze (CAS), costituisce il primo esempio in assoluto di misurazione diurna di una distanza spaziale. Il test si è svolto con successo tra il 26 e 27 aprile 2025 e si inserisce nell’ambito di un programma sperimentale cinese per le comunicazioni e la navigazione.
Conclusione
Al momento del test, il satellite Tiandu-1 era collocato a circa 130.000 km dalla Terra. Con la riuscita di questo test, si è dimostrato che con le nuove tecnologie è possibile aggirare l’interferenza della luce solare. Un risultato davvero promettente anche in vista delle future esplorazioni spaziali. Se finora tali misurazioni sono state possibili solo in condizioni notturne, adesso l’esperimento cinese ha dimostrato che è possibile effettuarle anche in condizioni diurne.
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