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E’ stata vista la prima molecola dell’Universo

E' stata vista la prima molecola dell'Universo. Lo studio pubblicato su Nature.

E’ stata vista la prima molecola dell’Universo
La prima molecola dell'Universo, foto: Galileonet.it

La prima molecola dell’Universo

La prima molecola dell’Universo è stata vista dagli scienziati: si chiama idruro di elio ed è stata la prima molecola ad essersi formata dopo il Big Bang. Non era mai stata osservata nello spazio finora, ma adesso i ricercatori sono riusciti in questa impresa. Questa molecola era stata osservata in laboratorio nel 1925, ma mai nello Spazio. Gli scienziati dell’Istituto Max Planck per la Radioastronomia di Bonn sono riusciti a scoprire lo ione idruro di elio in una giovane nebulosa planetaria. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica internazionale Nature, come riporta il sito Galileonet.it

Come è nata la prima molecola

Più di tredici miliardi di anni fa, l’Universo nato da poco iniziava a raffreddarsi. Non erano presenti metalli e la struttura era composta soltanto da ioni di elementi leggeri: idrogeno, elio, deuterio e tracce di litio. Quando la temperatura è scesa sotto i 4000 gradi Kelvin, questi ioni hanno cominciato a ricombinarsi, con ordine inverso rispetto al loro potenziale di ionizzazione. Lo ione elio ha acquisito un elettrone formando il primo elemento neutro in assoluto.

Il primo legame molecolare

Si è creato il primo legame molecolare fra elio neutro e ione idrogeno, che ha formato la molecola ione idruro di elio (HeH+). In una fase successiva lo ione idruro di elio si è unito ad altri atomi di idrogeno, andando a formare l’idrogeno molecolare ed in seguito tutto l’Universo come lo conosciamo adesso. Ogni molecola emette radiazione ad una ben precisa lunghezza d’onda e nel caso dello ione idruro di elio si trova alla lunghezza d’onda di 0.149 millimetri.

Le dichiarazioni del coordinatore della ricerca

Rolf Güsten, coordinatore della ricerca, ha dichiarato, come riportato dal sito Galileonet.it: La chimica dell’Universo è cominciata con l’HeH+ e la mancanza di una sua evidenza nello Spazio interstellare è stato un dilemma per l’astronomia per lungo tempo. Gli scienziati sono riusciti a rilevare tracce dello ione idruro di elio ai margini della nebulosa planetaria Ngc 7027.

La nebulosa dove è stata trovata la molecola

Questa nebulosa si trova nella costellazione del Cigno, alla distanza di tremila anni luce dalla Terra. La giovane stella al centro della nebulosa è una nana bianca tra le più calde e cento volte più luminosa del Sole. La lunghezza d’onda emessa dallo ione idruro di elio è bloccata dall’atmosfera della Terra e non può essere rilevata con i radiotelescopi terrestri.

Le osservazioni sono state effettuate con il telescopio Sofia

I ricercatori hanno effettuato le osservazioni con un telescopio orbitante chiamato Sofia. Su Sofia è montato uno spettrometro molto sensibile, noto come Great. Questo spettrometro opera appunto nelle frequenze terahertz, invisibili per i telescopi terrestri, a causa dell’atmosfera. Great è operativo dal 2011 ed è stato sviluppato proprio dai ricercatori dell’Istituto Max Planck per la Radioastronomia.

(Fonte: Galileonet.it, Nature)

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Alessandro Allegrucci

Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.

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