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Mercoledì 17 Aprile
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Ecco gli spazzini spaziali: dal 2025 andranno “a caccia” di rifiuti e detriti nello spazio

L'azienda Clear Space SA invierà nello spazio dei dispositivi in grado di rimuovere detriti e piccoli frammenti e riportare sulla Terra la parte superiore di un adattatore importante: ecco i dettagli

Ecco gli spazzini spaziali: dal 2025 andranno “a caccia” di rifiuti e detriti nello spazio
Foto PixaBay

Ecco gli spazzini spaziali: dal 2025 andranno “a caccia” di rifiuti e detriti nello spazio

Se pensate che l’immondizia esista solo sulla Terra vi sbagliate: anche nello spazio ci sono rifiuti e, nonostante magari si trovino a milioni di chilometri di distanza dal nostro Pianeta, rischiano di essere pericolosi se dovessero precipitare dall’alto. A rimuoverli ci pensano gli spazzini spaziali: a partire dal 2025, come riportato dalla rivista Focus, dei dispositivi appositi rimuoveranno detriti e frammenti di asteroidi o corpi celesti ormai “inutili” che fluttuano nello spazio. Sarà la start-up svizzera Clear Space SA, che ha siglato l’accordo con la ESA (European Space Agency), ad occuparsi di una vera e propria “pulizia intergalattica” rimuovendo oltre 6mila frammenti grandi più di un centimetro e decine di milioni di piccoli resti di satelliti e apparecchiature che orbitano attorno al mondo. LA CINA STA PER RACCOGLIERE I CAMPIONI RACCOLTI SULLA LUNA: ECCO COSA SUCCEDERÁ

Il primo obiettivo della missione

Oltre a ripulire lo spazio più vicino alla Terra, l’obiettivo della missione di ESA e Clear Space SA è raccogliere e riportare sulla Terra la parte superiore di un adattatore, chiamato VESPA, utilizzato con il lanciatore Vega e inviato nello spazio nel 2013. Si tratta di un oggetto scaricato in un’orbita di “smaltimento graduale”, approssimativamente tra 801 e 664 km. In che modo lavoreranno i dispositivi di pulizia spaziale? Con tecnologie che includono sistemi avanzati di guida, navigazione, controllo e di Intelligenza Artificiale basata sulla visione, consentendo al satellite di acquisizione di avvicinarsi all’obiettivo in sicurezza e su base autonoma. SOLAR ORBITER HA EFFETTUATO IL PRIMO SORVOLO SU VENERE: ECCO I DETTAGLI

Un’asteroide di 7 metri è caduto in Cina, esplosione pari al 60% della bomba di Hiroshima – VIDEO

E a proposito di asteroidi nei giorni scorsi, prima di Natale, un piccolo asteroide di circa sette metri di diametro è caduto nella provincia cinese di Qinghai. L’evento si è verificato il 22 dicembre 2020. L’Inaf ha usato i dati satellitari resi pubblici dal Cneos della Nasa per tracciare un primo identikit dell’evento. In questo articolo vedremo da dove proveniva il corpo celeste che ha colpito il nostro pianeta e dove si potrebbero trovare eventuali meteoriti prodotte dall’evento, come riporta media.inaf.it. OCEANI SEGRETI SULLE LUNE DI VENERE? MISTERO NELLO SPAZIO

L’asteroide caduto in Cina

I 22 dicembre 2020 i satelliti militari di sorveglianza Usa hanno rilevato un’esplosione in atmosfera alle coordinate 31,9° latitudine N e 96,2° longitudine E. Si tratta di una sperduta regione montuosa della Cina centro-meridionale, nella provincia di Qinghai, in prossimità del villaggio di Wayi Xingrong a circa 3800 metri. Un bolide molto brillante ha attraversato il cielo della regione illuminando a giorno il paesaggio sottostante. Alcuni video sono visibili su YouTube. Il bolide è caduto verso il suolo alla velocità di 13,6 km/s, esplodendo a circa 35,5 km dal suolo.

Rilasciata un’energia di 9,5 kt

Il bolide ha rilasciando in atmosfera un’energia totale di 9,5 kt. L’energia emessa durante l’esplosione atomica di Hiroshima è stata stimata in circa 16 kt, quindi questo bolide è circa equivalente al 60 per cento dell’energia della bomba di Hiroshima. Si è trattato di un piccolo asteroide, sconosciuto fino al momento della caduta, con dimensioni quasi paragonabile a quello di circa 10 metri caduto nel mare di Bering il 18 dicembre 2018 (questo cinese ha invece un diametro di 7 metri).

Da dove è arrivato l’asteroide?

Il radiante apparente del bolide, ovvero la direzione da cui è stato visto arrivare, cade nella costellazione di Cassiopea. Non è però la vera direzione di arrivo dallo spazio profondo perché la gravità terrestre ne ha  modificato la traiettoria. La direzione di provenienza originaria cade vicino alla stella Alfa della costellazione di Andromeda. Il corpo caduto sulla terra proveniva dalla Main Belt, ossia la fascia principale degli asteroidi, che si trova nella regione di spazio compresa fra le orbite di Marte e Giove.

Il video dell’asteroide

Di seguito potete osservare il video dell’asteroide, come riportato sul acanale YouTube Adeena Sofia.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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