L’esplosione della macchia solare AR 4274
Come previsto dagli specialisti del meteo spaziale, la turbolente e irregolare macchia solare AR 4274 ha confermato le aspettative, esplodendo in un considerevole brillamento quando era direttamente rivolta verso la Terra, di classe X 1.7 (alcuni la classificano addirittura come X 1.8). Questo evento, registrato alle 8:33 ora italiane di ieri, domenica 9 novembre 2025, ha provocato interruzioni delle comunicazioni radio e ha lanciato espulsioni di massa coronale (CME) verso il nostro pianeta.
Il pericolo di tempeste geomagnetiche
L’effetto del flusso solare, che è collegato a un brillamento meno violento, è previsto per oggi, lunedì 10 e domani martedì 11 novembre in due situazioni separate. C’è il pericolo che possano verificarsi forti tempeste geomagnetiche, come segnalato dal sito specializzato in meteorologia spaziale spaceweather.com, che ha condiviso le informazioni del NOOA Space Weather Prediction Center (SWPC). Come sempre, in presenza di tempeste solari di forte entità, non si può escludere la possibilità di vedere l’aurora boreale e altri fenomeni aurorali correlati (come i SAR) anche in Italia.
AR 4274 just produced an X1.7 solar flare peaking at 07:35 UTC (Nov 9). An Earth directed CME will be likely. More to follow. https://t.co/aqK4Q6XdAY pic.twitter.com/UIjUbxzezz
— SolarHam (@SolarHam) November 9, 2025
Cosa spiega l’astrofisico Tony Phillips
L’astrofisico Tony Phillips che dirige il portale, afferma che un nuovo modello predittivo della NOAA evidenzia due CME che raggiungono la Terra: la prima il 10 novembre e la seconda l’11 novembre. Questo doppio evento – spiega l’astronomo – potrebbe provocare tempeste di classe G1 – G3 in questa settimana. La seconda CME è particolarmente rilevante poiché proviene dalla potente eruzione solare classificata X1.8, che si è verificata ieri. Il suo arrivo potrebbe generare episodi di intensa attività tempestosa. L’esperto aggiunge che quando ci sono più correnti di vento solare che comprendono campi magnetici e particelle elettricamente cariche (plasma), possono sovrapporsi, dando vita alle cosiddette CME “cannibali”, dove l’interazione tra le diverse ondate può provocare eventi più intensi del previsto. In passato è già accaduto che una previsione di forte tempesta geomagnetica (G3) si sia trasformata in un una G4 (grave) o addirittura in una G5 (estrema), quindi sarà fondamentale osservare l’attività magnetica nelle ore che verranno.
Major X1.79 flare from sunspot region 4274
Follow live on https://t.co/3Xxrvc3cpA pic.twitter.com/YuOnGIHPFd— SpaceWeatherLive (@_SpaceWeather_) November 9, 2025
Le aurore boreali in Italia
Generalmente, le aurore boreali visibili in Italia si verificano in presenza di tempeste di categoria G4 e richiedono un indice Kp di 7 o superiore su una scala che arriva fino a 9. Questi straordinari spettacoli di luci vibranti, frutto dell’interazione tra particelle cariche di plasma e atomi della ionosfera, possono essere osservati solo di notte. Pertanto, affinché l’Italia possa godere di tale vista, è necessario che i flussi raggiungano il pianeta durante le ore di oscurità.
Gli effetti delle intense tempeste geomagnetiche
Le violenti tempeste geomagnetiche possono avere impatti notevoli sulle reti elettriche, sui servizi satellitari come il GPS e sulle comunicazioni radio. Quewste condizioni possono anche influenzare gli animali che utilizzano la magnetoricezione per migrare, come cetacei e uccelli. Attualmente, la macchia solare AR 4274 sta lentamente spostandosi verso il bordo destro del sole, ma continua a rappresentare una potenziale minaccia, ulteriori espulsioni di massa coronale potrebbero ancora colpire la Terra nei giorni a venire.
Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.