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Giovedì 14 Marzo
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Il telescopio Hubble Space immortala la cometa Borisov cogliendone preziosi dettagli

Le suggestive immagini scattate dal telescopio Hubble a 300 milioni di km di distanza hanno svelato particolari importanti

Il telescopio Hubble Space immortala la cometa Borisov cogliendone preziosi dettagli
Cometa Borisov, il telescopio Hubble scatta foto suggestive alla cometa (Foto: youtube)

Cometa Borisov, le ultime foto scattate dal telescopio Hubble ne hanno immortalato alcuni dettagli importanti

La cometa 2I / Borisov passerà alla storia come la cometa che illuminò il Natale 2019. Ormai ha assunto il ruolo di celebrità cosmica e sono ormai tanti gli astronomi che provano ad immortalarla con scatti fotografici suggestivi.

La cometa è stata fotografata a 300 milioni di km di distanza

Anche il telescopio della NASA / ESA, Hubble Space è riuscito a fotografare la cometa ad una distanza di poco meno di 300 milioni di chilometri, riuscendo a individuarne gustosi dettagli. “Hubble ci fornisce la migliore misura delle dimensioni del nucleo della cometa Borisov, che è la parte veramente importante della cometa” ha dichiarato l’astronomo David Jewitt dell’Università della California, Los Angeles in una intervista ripresa dal sito Sciencealert.

Cosa hanno evidenziato le ultime immagini

Le ultime immagini avrebbero dimostrato che il raggio della cometa è inferiore a mezzo chilometro. Un dato prezioso perché ci consente di poter conoscere le dimensioni e ci aiuta a determinare il numero totale e la massa di questi oggetti presenti nel Sistema Solare e nella Via Lattea. La cometa interstellare Borisov è il secondo oggetto di questa tipologia individuato dagli astronomi dopo Oumuamua. A scoprire questa cometa è stato un astrofilo ucraino, Gennadiy Borisov, nello scorso mese di agosto, utilizzando un telescopio di propria costruzione. Borisov osservò una cometa precedentemente non identificata che si stava dirigendo verso il nostro pianeta a una distanza di circa il doppio rispetto all’orbita di Marte.

Svelata la presenza di nebbia di gas e polvere

La prima analisi della traiettoria fece capire che questo oggetto che viaggiava ad una velocità spedita non poteva provenire dai rifiuti congelati ai margini del nostro Sistema Solare, ma che doveva venire da un’altra galassia. Trovare due oggetti alieni in due anni è chiaramente un fatto singolare che apre interessanti interrogativi. Oggi è lecito chiedersi quanti sono gli oggetti interstellari realmente presenti nel cosmo. Le immagini immortalate dal telescopio Hubble sono a dir poco sbalorditive e hanno rivelato la presenza di una nebbia di gas e polvere mentre il nucleo, a lungo congelato nel deserto tra le stelle, si sta sciogliendo per l’effetto del calore del Sole.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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