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Venerdì 29 Marzo
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La NASA ha comunicato il ritiro dello Spitzer Space Telescope

Lo Spitzer Space Telescope sarà ritirato dalla Nasa entro il 2020, ecco i dettagli

La NASA ha comunicato il ritiro dello Spitzer Space Telescope
La Nasa sta per ritirare lo Spitzer Space Telescope (Foto: Deccanchronicle)

La NASA ritirerà nel 2020 lo Spitzer Space Telescope ormai quasi fuori uso a causa della mancanza di liquido refrigerante

Secondo quanto riportato dal sito Astronomy, la NASA starebbe per ritirare il famoso Spitzer Space Telescope, un telescopio storico che ha studiato il cielo a infrarossi dal 2003. Ora la NASA afferma che ritirerà l’ammiraglia “Grande Osservatorio” nel 2020. Lo Spitzer Space Telescope della NASA venne lanciato nel 2003 in una missione che sarebbe dovuta durare cinque anni, finalizzata all’esplorazione del cosmo atttraverso la luce a infrarossi.

Grazie a questo telescopio venne scoperto un nuovo anello di Saturno

Uno strumento eccellente nel catturare immagini e firme chimiche di oggetti caldi, come il bagliore del gas nelle nebulose e nelle galassie, o la composizione di pianeti in sistemi solari alieni ancora formati. Grazie a questo telescopio si è anche scoperto un nuovo anello di Saturno. Negli ultimi anni, ha funzionato con un solo strumento, mentre gli altri due hanno smesso di funzionare. Ora, la NASA ha finalmente deciso di mandare in pensione il vecchio telescopio. Sarà spento infatti il 30 gennaio 2020.

Un telescopio sensibile al calore

Che il telescopio sia durato così a lungo è un grande risultato per gli ingegneri del Jet Propulsion Laboratory, che si sono adattati con l’età del telescopio per farlo funzionare al meglio delle loro possibilità. Come con altri telescopi a infrarossi, Spitzer è sensibile al calore. Anche la minima quantità di calore generata dalla sua elettronica e il bagliore della luce solare mentre orbita, possono influire sulle immagini.

Ecco perché il telescopio è stato progettato per volare lontano dal calore della Terra e riflettere la luce del sole senza assorbire più energia di quanta ne abbia bisogno per alimentarsi. Era stato anche inserito un liquido refrigerante per mantenere la sua strumentazione fredda, anche se necessitava di meno calore rispetto ai precedenti telescopi grazie al suo design intelligente e all’orbita.

I problemi legati alla mancanza di refrigerante

Il refrigerante è terminato nel 2009, rendendo inutilizzabili due dei suoi strumenti. Da allora, è in esecuzione in quello che gli ingegneri chiamano “modalità warm”, con solo due delle quattro finestre di lunghezza d’onda di luce disponibili sul suo strumento rimanente. A causa della sua orbita distante dalla Terra, Spitzer si è anche allontanato dalla Terra nel tempo. Adesso sono circa 600 volte la distanza Terra-Luna da noi, e gli angoli tra Spitzer, Terra e il sole si sono spostati dall’avvio della missione. Ciò rende l’invio di dati alla Terra un problema.

Il telescopio non può caricare i suoi pannelli solari e comunicare con la Terra allo stesso tempo a causa di un disallineamento geometrico tra i suoi pannelli solari e di comunicazione, e ha solo così tanta batteria. Quindi può solo puntare alla Terra per 2,5 ore alla volta prima di tornare al sole e ricaricarsi. E quella finestra si accorcia solo quando il veicolo spaziale continua a spostarsi più lontano dalla Terra.

Gli ingegneri hanno disattivato alcuni protocolli di sicurezza

Oltre al limite di tempo, l’angolo in cui Spitzer deve girare per comunicare con il nostro pianeta è oltre i suoi limiti originali. Gli ingegneri hanno dovuto disattivare certi protocolli di sicurezza per inclinare il veicolo spaziale verso la Terra, poiché l’angolo tra di essi è cambiato.

Se la navicella dovesse mettersi in modalità sicura, gli ingegneri temono che non possa mai emergere, grazie ai sistemi di invecchiamento e alla crescente difficoltà di comunicazione con il veicolo spaziale.

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Alessandro Allegrucci

Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.

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