
La Terra accelera e riduce la durata di alcuni giorni: ecco quando e perché
Anche nel corso dell’estate 2025 la Terra ruoterà attorno al proprio asse in modo leggermente più rapido rispetto alla media, generando giornate appena più brevi delle tradizionali 24 ore. Si tratterà di un’accelerazione minima, impercettibile nella vita quotidiana, ma ben visibile per gli scienziati che studiano la rotazione terrestre tramite orologi atomici. Secondo le previsioni dell’astrofisico Graham Jones, saranno tre i giorni in cui questa riduzione toccherà livelli record per l’anno in corso. Ecco quando avverrà tutto ciò, come riportato da FanPage.it.
Perché la Terra “accelera”?
La rotazione terrestre non è una costante: essa varia durante l’anno per via di diversi fattori naturali. Tra questi vi sono le influenze gravitazionali di Sole e Luna, i movimenti del nucleo terrestre, le forze di marea, i cambiamenti climatici e lo spostamento delle masse oceaniche o atmosferiche. In particolare si è evinto che la Terra tende a ruotare più rapidamente nei mesi centrali dell’anno, quando la Luna si trova più distante dall’equatore terrestre. Questa condizione favorisce un’accelerazione dell’intero sistema e accorcia la durata effettiva del giorno. Negli ultimi anni fenomeni simili sono già stati registrati: il 29 giugno 2022 la Terra ha completato la rotazione con 1,59 millisecondi in meno rispetto alle canoniche 24 ore; il 5 luglio 2024 ha battuto quel record con un’accelerazione di 1,66 millisecondi.
I giorni più corti del 2025
Nel 2025, secondo le proiezioni di Jones, la Terra potrebbe raggiungere nuovi valori minimi nella durata giornaliera. Le date più probabili sono il 9 luglio, il 22 luglio e il 5 agosto. In questi giorni il tempo impiegato dal pianeta per completare una rotazione sul proprio asse sarà rispettivamente inferiore di 1,30, 1,38 e 1,51 millisecondi rispetto al giorno solare medio. A determinare questi picchi di velocità è ancora una volta la posizione della Luna, che si troverà al massimo della distanza dall’equatore terrestre.
Un fenomeno complesso e ancora in studio
Le variazioni della velocità di rotazione terrestre sono oggetto di studio continuo ma non sempre prevedibili con precisione nel lungo termine, poiché coinvolgono una complessa interazione di fattori astronomici e geofisici. Tuttavia, a breve termine, la posizione della Luna e della Terra nel sistema solare offre una buona base per fare stime attendibili. Gli orologi atomici, con la loro precisione estrema, permettono agli scienziati di rilevare queste minuscole fluttuazioni e di aggiornare i dati sul cosiddetto “length of day” (LOD), la lunghezza del giorno. Anche se pochi millisecondi possono sembrare trascurabili, in realtà sono fondamentali per la sincronizzazione dei sistemi satellitari, delle telecomunicazioni e per lo studio dei cambiamenti dinamici del nostro pianeta.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.