Conferma delle molecole organiche su Marte, le ultime novità dalla Nasa
Il mondo dell’astronomia e dello spazio è ricco di fascino e di misteri che appassionano milioni di persone. Le scoperte del veicolo Perseverance della NASA sul pianeta rosso, stanno riscuotendo grande interesse in seno alla comunità astronomica. Gli scienziati hanno rivelato all’American Geophisycal Union Fall Meeting, che il cratere Jezero ubicato su Marte, rappresenterebbe un grande cratere vulcanico che contiene delle rocce e della polvere situata sul fondo. Materiale che conterrebbe una grande quantità di molecole organiche.
Una scoperta che non rivela la presenza della vita su Marte
Nonostante l’importanza della scoperta, ciò non garantisce la presenza di vita su Marte, perché i composti organici sono formati da legami di carbonio e idrogeno i quali si formerebbero attraverso processi non biologici. Tali composti organici sono stati scoperti in precedenza sia dal rover denominato Curiosity che dall’ orbiter Mark Express. La notizia assume un’importanza particolare anche perchè rivela che, sia i composti che il materiale organico, hanno la possibilità di preservarsi anche a lungo. Uno scienziato, tra l’altro, afferma che il rover Curiosity, aveva scoperto sostanze organiche all’interno del cratere Gale, nel suo sito di atterraggio.
Come è stato effettuato il rilevamento
Il nuovo rilevamento è stato eseguito mediante un nuovo strumento installato su Perseverance chiamato Sherloc. Quello che il potente strumento aggiunge è la capacità di riuscire a misurare la quantità delle sostanze organiche all’interno delle rocce e la loro distribuzione nello spazio, mettendole in relazione con i minerali presenti. Tutto questo aiuta bene a comprendere l’ambiente in cui le sostanze organiche hanno avuto origine e si sono formate. Tuttavia, saranno essenziali ulteriori analisi per meglio determinare il modo di produzione delle sostanze organiche. …
Il rover Perseverance
Il rover si trova Marte e più precisamente sul cratere Jezero, dal mese di febbraio e durante una sua vecchia spedizione sul pianeta rosso, era stato incaricato di scoprire la presenza di segnali di vita antica. In base alla scoperta di Perseverance si è in grado di sostenere che il cratere Jezero un tempo era inondato dall’acqua e quindi ricco di minerali argillosi. L’obbiettivo della missione futura del rover è quello di recuperare e restituire alla Terra, campioni geologici presenti su Marte, grazie anche alla possibilità di strumenti capaci di effettuare analisi in loco.
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