Questo sito contribuisce alla audience di Il Messaggero

Lunedì 1 Aprile
Scarica la nostra app

Mistero su Marte, è pieno di “pozze di fango”! Ecco le cause dello strano fenomeno

Un team di ricercatori britannici ha scoperto centinaia di chilometri di "lava fangosa" sul suolo di Marte: ecco come si sono formati

Mistero su Marte, è pieno di “pozze di fango”! Ecco le cause dello strano fenomeno
Marte - Foto Pixabay

Marte è pieno di “pozze di fango”: lo strano fenomeno osservato dai ricercatori

Marte è pieno di strane “pozze di fango”. Questa è l’ultima scoperta degli astronomi riguardo il pianeta rosso, l’ “oggetto del desiderio” degli scienziati che stanno lavorando senza sosta per progettare lo sbarco tra qualche anno. Un team di ricercatori della Open University di Milton Keynes (Regno Unito) ha infatti studiato ancor più nel dettaglio Marte e ha appunto notato dei veri e propri crateri sul suolo marziano composti da flussi di lava fangosa, congelata dalle rigide temperature, lunghi centinaia di chilometri. Il fango liquido sviluppatosi si è riversato sul terreno attraverso le rotture della crosta per poi interrompersi e riformarsi continuamente per chilometri, dando vita a lunghe strisce continue di melma.

Come si sono formate “le pozze di fango”

I ricercatori britannici sostengono che il fango su Marte sia derivato da inondazioni catastrofiche, paragonabili alle più grandi inondazioni mai conosciute sulla Terra. Mentre l’acqua di inondazione filtrava sotto la superficie portava con sé sedimenti, i quali potevano tornare di nuovo in superficie sotto forma di “eruzione fangosa”. Questo processo, chiamato “vulcanismo sedimentario”, si verifica constantemente anche sul pianeta nano Cerere, il quale gode di condizioni climatiche tali da ospitare un oceano di acqua fangosa sotto la sua crosta ghiacciata.

La massa di Giove è più del doppio della somma delle masse di tutti gli altri pianeti del nostro sistema solare

La metà di tutti i sistemi stellari della galassia è formata da coppie o terzine di stelle. Il nostro sistema solare invece presenta solo una stella, il Sole, e una grandissima quantità di pianeti piccoli. Ma non tutti piccoli. L’eccezione è costituita da Giove che per grandezza potrebbe essere definito il fratello minore del Sole. Si tratta ovviamente del più grande pianeta del sistema solare. Se si sommassero tutte le masse degli altri pianeti, non si raggiungerebbe nemmeno la metà della massa di Giove. Questo ovviamente ci dà le dimensioni di quanto sia davvero enorme la massa di questo pianeta la cui massa della Terra a confronto è praticamente insignificante.

Come si è formato questo pianeta

Giove è talmente grande che potrebbe quasi diventare una stella a sé stante. Se fosse circa 20 volte più grande di quello che è attualmente, sarebbe talmente pesante che le pressioni e le temperature nel nucleo sarebbero abbastanza alte da attivare la fusione nucleare e candidare Giove a diventare una stella nana. La grande quantità di materiale di cui composto il nostro sistema solare si è unito per formare i pianeti e la maggior parte di quel materiale è finito su Giove. Un piccolo gruppo di rocce e ghiacci – probabilmente circa 5-10 volte la massa della Terra – formava un nucleo che aspirava giù tutto l’idrogeno e l’elio circostanti in modo rapido.

Cosa potrebbe accadere se Giove crescesse di massa

Immaginare che Giove possa diventare 20 volte più grande non è poi così impossibile come si pensa quando si parla di misure astronomiche. Se il nostro sistema solare fosse stato leggermente diverso, Giove avrebbe finito per accendersi e illuminarsi come un secondo sole. Ciò non esclude la formazione di altri pianeti – sappiamo di pianeti in orbita attorno a stelle binarie – ma renderebbe la vita sulla Terra molto più improbabile, poiché i pianeti che orbitano nei sistemi binari non hanno mai quelle temperature necessarie per prevenire l’evaporazione dell’acqua o il congelamento per il freddo. Quindi è un bene per noi che Giove continui a rimanere di queste dimensioni e non si ingrandisca, altrimenti il rischio per la nostra incolumità sarebbe elevatissimo.

La nostra newsletter! Ricevi gli aggiornamenti e le ultimissime su Meteo e Scienza via mail!

ISCRIVITI ORA!

Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

SEGUICI SU:

Ultima Ora

Ultima Ora Terremoto