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Giovedì 28 Marzo
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Marte, il rover Perseverance attaccato al razzo Atlas V: tutto pronto per la spedizione

Gli ingegneri NASA hanno attaccato il rover Perseverance al razzo Atlas V che a breve sarà spedito su Marte: come funziona il viaggio

Marte, il rover Perseverance attaccato al razzo Atlas V: tutto pronto per la spedizione
Marte, Foto Pixabay

Marte, il rover Perseverance attaccato al razzo Atlas V: tutto pronto per la spedizione

La NASA si avvicina sempre di più alla scoperta di Marte: come riportato dalla stessa agenzia spaziale, gli ingegneri hanno attaccato il rover Perseverance (che dovrà raccogliere i materiali sul “pianeta rosso”) alla cima del razzo Atlas V che tra pochi giorni partirà dalla Terra alla volta proprio di Marte. Per quando è previsto il lancio? Tra il 30 luglio e il 15 agosto, la finestra entro cui Atlas V sarà “sparato” nello spazio a velocità supersonica. Dopo un’ora di volo il modulo con a bordo il rover Perseverance si staccherà dal resto del missile e proseguirà verso Marte, un viaggio di circa sette mesi per un totale di 467 milioni di chilometri. L’atterraggio del rover è previsto per il 18 gennaio 2021, da lì partirà la raccolta di dati che saranno analizzati dagli scienziati per saperne di più sul suolo marziano. RINVIATO IL LANCIO DEL MISSILE VEGA: ECCO A QUANDO E PERCHÉ

I rover sceglieranno i materiali da analizzare per cercare forme di vita: il progetto della NASA per Marte

Per il primo sbarco su Marte della storia dell’umanità saranno molto importanti i rover, piccoli ma iper tecnologici veicoli spaziali che si occuperanno di raccogliere materiali su superfici extraterrestri da recapitare agli scienziati per le varie analisi. Ma non sarebbe ancor più importante se i rover fossero in grado di scegliere autonomamente i campioni da studiare, magari secondo alcuni requisiti ben precisi? É questo l’obiettivo del progetto dei ricercatori del Goddard Space Flight Center di Greenblet (USA) i quali, come riportato da NotizieScientifiche.it, starebbero lavorando a sistemi informatici speciali per “istruire” i rover sugli elementi geochimici da prendere in considerazione e magari analizzare direttamente sul posto. Secondo indiscrezioni questi rover intelligenti saranno utilizzati già per la spedizione ExoMars (2022). PALLA DI FUOCO ESPLODE IN CIELO: ECCO DOVE E IL VIDEO

Le caratteristiche dei nuovi rover

I nuovi rover, fanno sapere gli esperti NASA, potrebbero non solo identificare ma anche analizzare le varie tipologie di molecole organiche nei campioni di rocce senza l’intervento umano dalla Terra. Il che renderebbe più semplice la comunicazione tra la Terra e Marte. E non è tutto: in questo caso tutti i dati verrebbero trasmessi al nostro pianeta e sarebbero a disposizione degli scienziati, i quali deciderebbero quali utilizzare, ma si sta già pensando ad andare oltre e studiare i campioni direttamente sulla superficie del pianeta su ci si trova il rover di turno. É l’esempio di Titano ed Europa, le lune rispettivamente di Giove e Saturno che stanno “facendo gola” agli astronomi NASA e da cui però (a causa della grandissima distanza dalla Terra) sarebbe praticamente impossibile ottenere dati (si parla di un bit inviato ogni 5-7 ore, tempistiche impensabile). I rover iper intelligenti risolverebbero il problema facendo da filtro delle informazioni o, appunto più avanti, da studio scientifico sul posto.

Le parole degli esperti

Questo è un passo visionario nell’esplorazione dello spazio –  ha dichiarato Victoria Da Poian, tra le ricercatrici coinvolte nel progetto dei nuovi rover – significa che nel tempo ci saremo spostati dall’idea che gli esseri umani sono coinvolti con quasi tutto nello spazio, all’idea che i computer sono dotati di sistemi intelligenti e che sono addestrati a prendere alcune decisioni e sono in grado di trasmettere informazioni più interessanti”. Come anticipato, questi rover dovrebbero fare il loro debutto nel corso della missione ExoMars che porterà l’essere umano per la prima volta su Marte, il “pianeta rosso” da tempo nel “mirino” degli scienziati aerospaziali: il sistema a cui stanno lavorando i ricercatori del GSFC, il Mars Organic Molecule Analyzer (MOMA), verrebbe dunque installato sui rover già in lavorazione per la missione.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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