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Venerdì 29 Marzo
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Marte, installato il primo sismometro: ecco perché si registreranno i terremoti marziani

Su Marte è stato installato il primo sismometro che sarà chiamato a registrare i terremoti marziani

Marte, installato il primo sismometro: ecco perché si registreranno i terremoti marziani
Marte, confermata la presenza di Metano sul pianeta Rosso - Fonte foto: wired

Installato il primo sismometro su Marte

La NASA ha installato su Marte il primo sismometro nell’ambito della missione InSight. Il lander, secondo quanto riportato da “Repubblica.it“, si è posato sul suolo marziano nel novembre del 2018 ed ha utilizzato il suo braccio meccanico per posizionare lo strumento in una zona adatta, vale a dire libera dalle rocce, coprendolo con una cupola in modo da ripararlo dai venti e con uno scudo termico utile a proteggerlo dagli sbalzi di temperatura.

Quale sarà l’obiettivo del sismometro?

A questo punto non resta che chiedersi quale sarà l’obiettivo del sismometro posizionato su Marte. Secondo quanto si legge su “Repubblica.it“, il sismometro dovrà registrare i terremoti marziani e, dal momento che lo studio delle onde sismiche consente di scoprire anche le informazioni sugli strati di roccia che attraversano, così facendo sarà possibile comprendere meglio com’è realmente la struttura interna di Marte.

Il sismometro presenta due scudi

Secondo quanto si legge su “Repubblica.it“, il sismometro che è stato posizionato su Marte presenta due protezioni, vale a dire due scudi che si occuperanno di assicurare la sua integrità, proteggendolo dai venti. Inoltre, questi scudi avranno anche un’altra fondamentale funzione: ossia quella di fare in modo che gli sbalzi di temperatura non vadano ad influenzare i sensori presenti nello strumento.

Il vento su Marte potrebbe generare dei problemi

Dunque, il sismometro che è stato posizionato su Marte presenta degli scudi che si occupano di garantirne l’integrità. Inoltre, secondo quanto si legge su “Repubblica.it“, servono a proteggerlo dai venti che, infatti, potrebbero aggiungere “rumore” alle misure, rendendo più complicato l’ascolto dei terremoti. Inoltre gli scudi, come già sottolineato prima, serviranno anche a proteggere il sismometro dagli sbalzi di temperatura. Questi ultimi, infatti, sono di circa 90 gradi tra giorno e notte e, dunque, rischierebbero di danneggiare i sensori, vanificando l’intera operazione.

Si prepara l’installazione della sonda di calore chiamata HP3

Nel frattempo, secondo quanto riportato da “Repubblica.it“, la missione InSight si prepara a compiere un altro passo molto importante: ossia quello di installare la sonda di calore HP3, sviluppata dall’Agenzia Spaziale tedesca. Grazie ad una specie di talpa, questa sonda sarà collocata a 5 metri di profondità, laddove nessun altro strumento era mai stato sistemato e in questo modo potrà fornire delle informazioni utili per studiare la struttura interna di Marte.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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