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Mercoledì 13 Marzo
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Mushballs spaziali giganti potrebbero nascondere l’ammoniaca mancante su Nettuno e Urano

I mushballs di Giove potrebbero "nascondere" l'ammoniaca proveniente da Nettuno e Urano: ecco cosa hanno scoperto gli scienziati

Mushballs spaziali giganti potrebbero nascondere l’ammoniaca mancante su Nettuno e Urano
Giove, i venti sulla Grande Macchia Rossa stanno accelerando in modo esponenziale - Foto Pixabay

Lo studio interconnesso dei pianeti

La scienza planetaria afferma che lo studio dei pianeti del Sistema Solare dev’essere effettuato interconnettendo le informazioni registrate nei decenni poiché alcune scoperte che riguardano la Terra potrebbero spiegare dei fenomeni osservati su Giove. Questo è soltanto un esempio, ma le esperienze raccontate dagli scienziati confermano proprio questa teoria. I dati registrati studiando il pianeta Giove hanno di recente fornito importanti informazioni sui pianeti Urano e Nettuno.

Dov’è finita l’ammoniaca su Urano e Nettuno?

Un veicolo spaziale in orbita su Giove ha spinto i ricercatori verso un’intuizione che porterebbe proprio a rispondere a questa domanda. Di recente gli scienziati hanno registrato importanti quantità di ammoniaca nelle atmosfere di Saturno e Giove ma una notevole diminuzione in quelle di Nettuno e Urano. Analizzando i dati raccolti dalla sonda Juno, in esplorazione su Giove, sono state scoperte delle formazioni definite “palle di poltiglia”o “mushballs”, contenenti ammoniaca e acqua.

Cosa sono i mushballs di Giove

I mushballs spaziali si presentano come polpette leggermente più liquide della grandine e tendono ad aumentare il loro volume e a precipitare nello spazio infinito. Quelle più vicine al pianeta Giove si riscaldano e vaporizzando l’ammoniaca risalendo verso le aree maggiormente osservabili dalla sonda Juno. Un gruppo di scienziati ha ipotizzato che lo stesso fenomeno osservato su Giove potrebbe essere presente anche su Nettuno e Urano. L’osservazione dei pianeti più lontani è complessa e non sempre si riescono a registrare immagini nitide, pertanto potrebbe essere che su Urano si stia verificando lo stesso fenomeno visibile su Giove ma la strumentazione attuale non consenta di vedere in modo chiaro l’atmosfera di Urano e Nettuno.

Studiare i pianeti esterni per comprendere meglio i nostri vicini

Nel corso degli ultimi decenni la comunità scientifica è riuscita a ottenere importanti risultati riguardanti lo studio dei pianeti, ma la strada è ancora lunga per affermare di conoscere a fondo l’Universo. Ogni nuova scoperta permette ai ricercatori di aggiungere un tassello al puzzle e di continuare gli studi con costanza e dedizione.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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