
Le Perseidi
Per gli appassionati di stelle cadenti, siamo appena entrati nel mese più meraviglioso e propizio dell’anno. Agosto è infatti inscindibilmente legato alle famose “Lacrime di San Lorenzo”, un gruppo di meteore noto come Perseidi, che si presenta nella migliore stagione per la loro osservazione, come riportato da Fanpage.it.
Il picco delle Perseidi
Quest’anno, come segnalato dall’Unione Astrofili Italiani (UAI), il picco delle Perseidi è previsto durante la notte tra martedì 12 e mercoledì 13 agosto, con una minima interferenza da parte della Luna. Infati, in quei giorni il nostro satellite naturale sarà in fase calante e si avvicinerà a quello che viene chiamato Ultimo Quarto, che avverrà alle ore 7:12 di sabato 16 agosto. Questo vuol dire che la luce lunare non interferirà con la visione, in particolare nelle ore precedenti all’alba, che rappresentano le migliori per guardare le splendide scie luminose del cielo. Ecco tutte le informazioni necessarie per non perdere questo attesissimo evento astronomico.
Cosa sono le “Lacrime di San Lorenzo” o Perseidi
Le Perseidi rappresentano il gruppo di meteore più conosciuto e amato dell’anno. Sono spesso chiamate “Lacrime di San Lorenzo” in quanto collegate al martirio di San Lorenzo, che è stata assassinato il 10 agosto del 258 d.C. per via delle persecuzioni dell’imperatore Valeriano. Questo diacono fu bruciato vivo a Roma. Poiché i cieli di quell’epoca erano attraversati dalle scie luminose delle Perseidi, la tradizione ha correlato le meteore al dolore del santo condannato. Tuttavia, esiste anche una versione meno triste della leggenda; secondo questa narrazione, San Lorenzo avrebbe affrontato con audacia gli uomini che lo giustiziavano, senza versare lacrime. Quindi, le lacrime non sarebbero state le sue, ma i bracieri ardenti della graticola, che vennero associati a questo fenomeno celeste. A livello astronomico, le Perseidi sono un gruppo di meteore derivanti dai detriti della cometa Swift-Tuttle, la quale torna trovarci ogni 133 anni. L’ultimo passaggio ravvicinato si è verificato nel 1992, e il prossimo avverrà nel 2126, quando i bambini nati quest’anno raggiungeranno i 101 anni. Si ipotizza che in un lontano avvenire questa cometa possa costituire una seria minaccia per la Terra, avendo un diametro di 26 km, molto più dell’asteroide che provocò l’estinzione dei dinosaurti non aviani 66 milioni di anni fa. Ad ogni orbita, la “palla di ghiaccio” emette una scia di detriti e polveri che la Terra attraversa durante la sua orbita attorno al Sole, tra la fine di luglio e agosto, arrivando a raggiungere densità massime tra l’11 e il 13 agosto. Questo sciame di meteore è molto significativo perché presenta un tasso orario zenitale (ZHR) di circa 100 meteore all’ora, che nei momenti migliori può superare anche le 150. Solo le Geminidi di dicembre possono competere con le Perseidi per quantità, ma poiché questo sciame avviene nella stagione invernale, è meno facile da osservare per i semplici appassionati.
Quando e come vedere le Lacrime di San Lorenzo
Come già anticipato, il picco massimo delle Perseidi è previsto nella notte tra il 12 e il 13 agosto. Il momento ideale per osservare le meteore è nelle ore che precedono l’alba, quando l’illuminazione della Luna sarà minore e il radiante, ovvero il punto nel cielo da cui sembrano derivare le stelle cadenti, sarà elevato nel cielo orientale, fra Nord Est ed Est. E’ importante ricordare che il nome degli sciami meteorici deriva dalla posizione del radiante, in questo caso vicino alla costellazione di Perseo. La maniera migliore per ammirare le stelle cadenti è a occhio nudo, senza telescopi, mantenendo il radiante nell’angolo della vista e osservando l’ampia porzione del cielo circostante. Le Perseidi sono infatti molto veloci (fino a 200.000 km/h), dai colori vivaci e di grande intensità. Spesso producono anche bolidi. Come spiegato, le meteore si formano dai frammenti e dalle polveri rilasciati dalla cometa Swift-Tuttle, che, quando entrano in contatto con l’atmosfera terrestre, si distruggono a causa dell’attrito e dell’estremo calore (fenomeno di ablazione), generando spettacolari scie luminose. L’intensità, la durata e i colori delle meteore sono influenzati da vari fattori chimico-fisici, come l’angolo di ingresso, la composizione, le dimensioni e altre caratteristiche dei frammenti della cometa (o dell’asteroide, come nel caso delle Geminidi). Comunemente, vengono chiamate stelle cadenti, ma non hanno alcun collegamento con gli astri che brillano nel cielo notturno.
Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.