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Domenica 17 Marzo
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Un villaggio sulla Terra completamente distrutto da una cometa diverse migliaia di anni fa: ecco cos’avrebbero visto e sentito le persone del posto

Un nuovo studio suggerisce che un villaggio nel nord della Siria sarebbe stato completamente reso al suolo dall'impatto con una cometa avvenuto 13.000 anni fa

Un villaggio sulla Terra completamente distrutto da una cometa diverse migliaia di anni fa: ecco cos’avrebbero visto e sentito le persone del posto
Una cometa avrebbe distrutto un intero villaggio 13.000 anni fa - Foto Pixabay

Un villaggio sulla Terra completamente distrutto da una cometa diverse migliaia di anni fa: ecco cos’avrebbero visto e sentito le persone del posto

Nel nord della Siria, diverse migliaia di anni fa, esisteva un villaggio chiamato Abu Hureyra. Questo villaggio, secondo un nuovo articolo pubblicato sulla rivista Scientific Reports e riportato da Everyeye.it, sarebbe stato distrutto ben 13.000 anni fa, ovvero tredici millenni fa, dallo schianto di una cometa che avrebbe reso al suolo l’intera comunità. Poco meno di 50 anni fa, nel 197 e nel 1973, il sito è stato poi scavato: gli scavi hanno portato alla luce frammenti di carbone contenenti sfere di vetro, campioni ricchi di ferro e zolfo fusi e nano particelle di diamanti.

Lo studio fatto dall’archeologo che aveva già scavato il sito

Proprio i materiali venuti fuori dagli scavi sono indicatori di temperature estremamente elevati, proprio come quelli prodotti da un pezzo di roccia che esplode nell’area: di recente Andrew Moore, archeologo del Rochester Institute of Technology di New York che guidò gli scavi del sito negli anni 70, ha riesaminato in modo più dettagliato alcuni dei materiali recuperati, conducendo alcuni esperimenti. Questi esperimenti hanno portato alla conclusione che la fusione dei minerali ritrovati richiede temperature superiori a 2.000 gradi Celsius: risulta molto difficile spiegare la presenza di questi materiali in modo naturale.

Gli esperimenti fatti dal team di studiosi

Tra i vari esperimenti, Andrew Moore e i suoi colleghi hanno riscaldato frammenti di vetro in una fornace da lavoratorio fino a farli completamente scioglierli, ovvero alla temperatura di 1.300 °C. in questo modo hanno stabilito un limite inferiore per la temperatura a cui erano stati originariamente esposti i resti trovati. Gli scienziati hanno anche confrontato il materiale del sito nel nord della Siria con il vetro fuso in altri siti di impatto sulla terra, trovando non poche somiglianze: proprio questo ha fatto pensare che il villaggio sia stato raso al suolo dall’impatto con una cometa.

Al momento dell’esplosione si sarebbe visto un lampo nel cielo pari ad un’esplosione nucleare

Andrew Moore, autore dello studio, ha anche provato a spiegare cosa sia successo ad Abu Hureyra e nelle zone circostanti nei momenti dell’ipotetico impatto con la cometa: “Le persone al momento dell’esplosione avrebbero visto un immenso lampo nel cielo equivalente ad un’esplosione nucleare. Pochi secondi dopo sarebbero stati inceneriti dall’esplosione emessa dallo scoppio. L’ondata di calore ha distrutto il villaggio e tutto ciò che conteneva, lasciando uno strato di materiale bruciato sulla superficie”.

L’impatto percepito anche a decine di chilometri di distanza

L’impatto con la cometa che 13.000 anni fa avrebbe distrutto il villaggio di Abu Hureyra in Siria sarebbe stato visto e percepito anche a diversi chilometri di distanza, dove si sarebbe osservato il lampo, sentita l’esplosione e l’ondata di calore: probabilmente, però, chi viveva a decine di chilometri di distanza è riuscito a sopravvivere allo scoppio.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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