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Lunedì 25 Marzo
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Una misteriosa fonte vicina al centro galattico sta inviando segnali radio

L'origine di queste onde anomale rimane ancora misteriosa: ecco le possibili spiegazioni

Una misteriosa fonte vicina al centro galattico sta inviando segnali radio
Scoperti misteriosi segnali radio provenienti dal centro della Galassia (foto: Pixabay)

Gli scienziati hanno provato a dare una spiegazione anche se al momento l’origine delle onde resta misteriosa

Misteriosi segnali radio dal centro galattico hanno attirato l’attenzione e stanno facendo discutere la comunità scientifica. La sorgente che è stata scoperta ha soltanto un nome di catalogo, ASKAP J173608.2-321635 e gli astrofisici non sono in grado di capire di che cosa si tratti, perché il suo comportamento è inedito e senz’altro anomalo. Il gruppo di astronomi dell’università di Sydney in Australia, guidato da Ziteng Wang ha parlato di una sorgente radio variabile e con polarizzazione, vicina al centro della galassia e priva di una controparte multi-frequenziale.

Potrebbe trattarsi di una nuova classe di onde radio

Secondo alcuni astronomi si potrebbe trattare del primo esemplare di una nuova classe, scoperta nelle bande radio, con l’Australian Square Kilometer Array Pathfinder (ASKAP), uno dei radiotelescopi più sensibili al mondo. ASKAP J173608.2-32163 è un oggetto che scompare in tempi rapidissimi e poi emette onde radio per settimane, con un’elevata polarizzazione e una forte distorsione nell’orientamento dell’oscillazione, sia lineare che circolare. Si tratta di un oggetto complicato da individuare, perché viene da un punto della galassia affollato ed è apparso 13 volte tra l’aprile 2019 e l’agosto 2020, senza un pattern.

Le possibili spiegazioni

Nell’aprile e nel luglio 2020 con il telescopio Murriyang a Parkes, in Australia, è stato effettuato il follow up per avere i dati da una fonte diversa, ma senza successo. Nel febbraio 2021 MeerKAT in Sud Africa ha dato dei positivi, così come nell’ aprile 2021 l’Australia Telescope Compact Array (ATCA). La fonte non è apparsa nei raggi X e nel vicino infrarosso ma solo nei dati radio e non esistono al momento delle rilevazioni provenienti dal passato che potrebbero essere nascoste in mezzo ai dati. In base alla polarizzazione potrebbe esserci magnetizzazione e dispersione per la presenza di campi magnetici e polveri interstellari, ma è possibile che sia la fonte stessa a subire le influenze della magnetizzazione.

Le possibili analogie

In passato sono stati notati oggetti con comportamenti vagamente simili a questi, cioè variazione di lunghezza d’onda, con brillamenti, che si eclissano o che hanno sistemi binari con cromosfere reattive, ma la mancanza di una traccia nei raggi x e nel vicino infrarosso li rende meno accomunabili. Le stelle fiammeggianti hanno componenti nei raggi X e nel vicino infrarosso. Non è una pulsar, una sorta di faro cosmico di neutroni che gira a velocità folle emettendo impulsi radio, perché non è regolare e presenta periodi di vuoto lunghi anche 3 mesi. Sono stati scartati i lampi gamma, le supernove e le binarie a raggi X, anche se ci sono circa tre corpi con proprietà vagamente simili chiamati Galactic Center Radio Transient (GCRT). I dubbi sono tanti ma le analisi su ASKAP J173608.2-32163 potrebbero permettere di aprire una nuova denominazione e sviluppare metodologie per questo tipo di fenomeni celesti.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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