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Giovedì 14 Marzo
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Vita su Marte? La NASA: “Il nostro mondo non è pronto a una notizia del genere”

Jim Green, responsabile scientifico NASA, ha parlato della possibilità che ci sia vita aliena su Marte

Vita su Marte? La NASA: “Il nostro mondo non è pronto a una notizia del genere”
Vita su Marte? La NASA: "Il nostro mondo non è pronto a una notizia del genere" - Foto PixaBay

C’è davvero vita su Marte?

Siamo sempre più vicini a scoprire la verità: c’è davvero vita su Marte? Questa domanda, a cui non è stata ancora data una risposta, è da tempo nelle menti di scienziati, studiosi e astronomi, ma anche di tutti gli appassionati dello spazio e dei più curiosi. E se i marziani esistessero realmente? A riflettere è anche la NASA, soprattutto il responsabile scientifico Jim Green che ha parlato di questa possibilità al quotidiano inglese The Daily Telegraph.

Jim Green: “La Terra non sarebbe pronta a questa notiza”

Sarebbe qualcosa di rivoluzionario – ha dichiarato Green alla stampa britannica – darebbe il via a una linea di pensiero completamente nuova, non credo che il mondo sia preparato per un risultato del genere. Anzi, non lo è”. Parole forti che rappresentano, comunque, uno scenario reale e plausibile. “Quel che accadrebbe dopo – ha proseguito Green – è un intero nuovo sistema di domande scientifiche: sono forme di vita come la nostra? In che modo siamo imparentati?”. Per scoprirlo non resterà che attendere il 2021, quando il rover Mars 2020 sbarcherà sul “pianeta rosso” per raccogliere campioni del suolo marziano e cercare tracce di vita aliena. E se davvero ne trovasse qualcuna?…

Il compito di Mars 2020

Questo piccolo ma iper tecnologico veicolo spaziale, come il sito MeteoWeb.eu, partirà dagli Stati Uniti in estate 2020 e atterrerà su Marte a febbraio 2021. Esso è composto da due telecamere ad alta risoluzione e da un drone indipendente in grado di scattare delle fotografie aeree della superficie. In questo modo sarà possibile estrarre campioni dal suolo marziano, da analizzare sulla Terra, e capire se Marte è (o è stato) veramente abitato.

Gli obiettivi della missione Mars 2020

Gli obiettivi principali prefissati dalla NASA sono quattro:

– Determinare se la vita sia mai esistita su Marte: la missione del rover Mars 2020 si concentra su degli studi della superficie marziana in cerca di tracce di vita microbica preservate sulle rocce che hanno formato l’ambiente marziano in epoca antica.

– Definire il clima di Marte: un punto centrale della missione consiste nel ricostruire il passato delle condizioni climatiche di Marte. Gli strumenti del rover cercheranno delle testimonianze di antichi ambienti dove la vita microbica sarebbe potuta esistere nel passato.

– Descrivere la geologia marziana: il rover è progettato per studiare le formazioni rocciose con lo scopo di svelare maggiori informazioni sui processi geologici che hanno creato e modificato la crosta e la superficie marziana nel corso del tempo. Inoltre il rover è progettato per estrarre e stoccare dei campioni di roccia e suolo marziano per una eventuale futura missione che avrà il compito di portarli sulla Terra per analizzarli.

– Preparazione per l’esplorazione umana: il rover sarà una dimostrazione scientifica per l’uso delle risorse naturali dell’ambiente marziano. Esso inoltre monitorerà le condizioni ambientali cosicché si possa capire meglio come proteggere gli esploratori umani, inserendosi nel progetto per le future spedizioni umane fissate per il 2030. Le missioni robotiche, similmente a quelle relative alla Luna, forniranno informazioni essenziali di base per meglio affrontare le future esplorazioni umane. In ultimo il rover testerà la produzione di ossigeno dall’atmosfera marziana ricca di anidride carbonica attraverso il Moxie.

Il costo della missione Mars 2020

La NASA ha reso noto che la missione Mars 2020 avrà un costo totale di 2,1 miliardi di dollari per lo sviluppo e il lancio della sonda.

Terraformazione di Marte, il piano di Musk con i riflettori solari

Prosegue il lavoro degli scienziati NASA per raggiungere Marte, ma non si tratta solo di trovare il modo di sbarcare per la prima volta sul pianeta rosso: nei laboratori aerospaziali si sta pensando anche a come rendere Marte “abitabile” dagli esseri umani, o meglio “ricreare le condizioni atmosferiche” della Terra per garantire la massima sicurezza agli astronauti in missione. In una parola, la “terraformazione“. E a questo proposito c’è il piano speciale di Elon Musk, CEO di SpaceX e Tesla che ha espresso la sua idea su Twitter.

Il progetto degli specchi solari

Musk, spiega sul social network, propone di utilizzare 200-300 riflettori spaziali-solari per riscaldare Marte e renderlo così meno “glaciale” di come è. Secondo i calcoli di Musk, basterebbe una rete di apparecchi dal diametro totale di 150 metri per abbassare la temperatura del pianeta rosso. In quel caso non sarebbe necessario lavorare sul piano A di terraformazione, su cui gli scienziati sarebbero già al lavoro da tempo ma che non garantisce ancora un risultato sicuro.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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