Il cardiologo Giuseppe Calligaris ha svelato un curioso retroscena sulla spontaneità di Ornella Vanoni
Ornella Vanoni, scomparsa pochi giorni fa all’età di 91 anni, era da tempo seguita dall’Istituto Cardiologico Monzino di Milano per alcuni problemi di natura cardiocircolatoria. La cantante, nonostante le difficoltà di salute, aveva continuato a mostrare quella disponibilità e quell’umanità che l’hanno resa un’icona amatissima dal pubblico italiano. Proprio in queste ore il cardiologo Giuseppe Calligaris, che l’ha assistita negli ultimi anni, ha voluto condividere per Corriere.it un retroscena inedito che mette in luce il suo carattere autentico, generoso e sempre aperto agli altri.
L’aneddoto delle scale
Calligaris ha raccontato come Vanoni fosse riuscita a stupirlo fin dal primo incontro, per il contrasto evidente tra la richiesta di riservatezza avanzata dal suo entourage e la sua naturale inclinazione a parlare con tutti. Un episodio in particolare gli è rimasto impresso: la cantante, mentre saliva lentamente le scale che conducevano all’unità coronarica del Monzino, intonava senza esitazioni alcune celebri canzoni della “Mala”. Un gesto spontaneo, accompagnato dalla sua voce inconfondibile e dalla chioma rossa, che trasformava anche un momento legato alla malattia in un frammento di vita pieno di energia. Secondo il medico, risultava impossibile non voltarsi a guardarla o non cogliere quella forza contagiosa che portava con sé.
La telefonata a Renato Zero
Negli ultimi anni la cantante era tornata più volte al Monzino per controlli di routine, sempre con lo stesso spirito. Calligaris ha ricordato che, nel luglio di due anni fa, dopo aver ricevuto risultati rassicuranti, Ornella gli chiese il permesso di trascorrere una settimana all’Argentario insieme a Renato Zero, che l’aveva invitata. Ottenuto il via libera, si era affrettata a chiamare l’amico cantante. Il medico racconta di averla sentita rivolgersi al telefono dicendo: “Ehi Siri, chiama Renato Zero”, parlando poi in vivavoce davanti agli altri pazienti, senza alcuna forma di imbarazzo. Un’immagine che riassume il suo modo di essere: schietta, spontanea e per nulla disposta a rinunciare ai rapporti umani che considerava importanti.
Una città in lutto per la sua voce
La scomparsa di Ornella Vanoni ha spinto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a proclamare il lutto cittadino, un gesto che testimonia l’affetto della città verso una delle sue figure più rappresentative. L’artista è ricordata come una donna libera, profondamente legata alla sua Milano, che l’ha sempre sostenuta e che ora la celebra con commozione.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.