
Al Bano Carrisi non parteciperà a Sanremo
Al Bano Carrisi non sarà presente al Festival di Sanremo 2026. A comunicarlo è stato lo stesso artista pugliese, che esprime il suo disappunto per il trattamento ricevuto dai due ultimi presentatori e direttori artistici del Festival: Amadeus e Carlo Conti. Intervistato nel corso dell’evento Tennis and Friends – Salute e Sport al Foro Italico, Al Bano ha chiarito di non voler partecipare alla prossima edizione, specialmente dopo i rifiuti subiti nelle ultime due edizioni. E’ quanto riportato da Fanpage.it.
Al Bano lontano da Sanremo
Carrisi non ha mai accettato quelle esclusioni e oggi riafferma di non voler più prendere il rischio di escluso dai brani che presenta alle selezioni. Il cantante afferma di credere di meritare un minimo di rispetto per il lavoro che svolge, ma non vuole partecipare a certi giochetti. “È già la seconda volta che sono stato trattato in un certo modo, non ci sto a queste cose“, conclude Al Bano.
Le differenze tra Amadeus, Carlo Conti e Pippo Baudo
Circa un mese fa, il cantante di Cellino San Marco aveva espresso con nostalgia i suoi ricordi di quando Pippo Baudo era il conduttore del Festival di Sanremo. Al Bano lo aveva definito “Un signore”, evidenziando come Baudo fosse sempre riuscito a mantenere un atteggiamento rispettoso anche verso quegli artisti esclusi. Questo tipo di classe e considerazione, secondo Carrisi, è mancato ai suoi successori, che non avrebbero mostrato rispetto neppure verso un artista con decenni di esperienza.
La decisione di Carlo Conti di non ammettere Al Bano al Festival
Carrisi ha recentemente subito un’esclusione significativa. Avrebbe desiderato concludere la sua lunga avventura sanremese sul palco dell’edizione 2025, ma il conduttore di Tale e Quale Show non gli ha concesso questa possibilità, optando per altri artisti da inserire nel cast. Un elenco in cui il suo nome non figura, facendolo riflettere sul fatto che la sua partecipazione al Festival di Sanremo possa essere considerata finita – almeno fino a quando non ci sarà un nuovo direttore artistico capace di offrirgli, come ha dichiarato lui stesso, “il rispetto che un artista con decenni di carriera alle spalle merita”.
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