
I retroscena svelati da Claudio Di Napoli, amico dell’attore Alvaro Vitali scomparso pochi giorni fa
Alvaro Vitali, volto simbolico della commedia sexy all’italiana, è morto all’età di 75 anni a Roma, città dove ha vissuto e lavorato per decenni. L’attore, celebre soprattutto per il personaggio di Pierino, era stato recentemente ricoverato in ospedale a causa di problemi respiratori, ma nessuno immaginava un epilogo così repentino. A raccontare nel dettaglio a FanPage.it gli ultimi momenti di Vitali è stato il regista Claudio Di Napoli, suo amico storico che lo ha assistito in ospedale e nelle ore precedenti al decesso.
Le parole di Claudio Di Napoli
Secondo quanto riferito da Claudio Di Napoli, Alvaro Vitali negli ultimi giorni appariva stanco, afflitto non solo dalla malattia ma anche da una crisi personale molto forte. Il difficile rapporto con la moglie Stefania Corona, con cui condivideva ancora la casa nonostante la separazione, lo aveva profondamente segnato. Ogni giorno, racconta Di Napoli, l’attore esprimeva il desiderio di tornare a casa, stanco dell’ambiente ospedaliero. La sua richiesta è stata esaudita ma purtroppo il ritorno si è trasformato in tragedia: dopo essere uscito dall’ospedale non è riuscito nemmeno a varcare la soglia della sua abitazione e si è accasciato dopo pochi gradini. L’ambulanza è arrivata subito ma per lui non c’era più nulla da fare.
Gli ultimi desideri prima della fine
Il regista ha ricordato anche l’ultima conversazione avuta con l’attore, la sera precedente alla sua morte. In quel dialogo Vitali gli avrebbe chiesto tre promesse simboliche: una targa commemorativa sul palazzo in cui viveva, una via intitolata a lui dal Comune di Roma e un riconoscimento alla carriera nel mondo del cinema (che non aveva mai ricevuto). Nessuno tra i colleghi del cinema è andato a trovarlo in ospedale, un’assenza che ha fatto male. Solo amici intimi e persone del teatro gli sono stati accanto negli ultimi giorni, dimostrando quanto il mondo dello spettacolo possa essere spietato nel dimenticare anche chi ha dato tanto.
Le cause della morte e i successi cinematografici
Alvaro Vitali non è morto direttamente per broncopolmonite, ma per un crollo improvviso legato a un forte indebolimento generale, acuito dalla sofferenza emotiva. Aveva espresso più volte la volontà di riprendere in mano la propria vita ma il corpo non ha retto. L’attore è rimasto per sempre legato al personaggio di Pierino, protagonista di numerose pellicole comiche tra gli anni ’70 e ’80, come “Pierino contro tutti” e “Pierino colpisce ancora”. Vitali ha lavorato anche con registi del calibro di Federico Fellini.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.