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Antonietta Raco si immerge nelle acque di Lourdes e torna a camminare, riconosciuto il 72esimo miracolo: “Sentì una voce che le disse…”

Antonietta Raco si immerge nelle acque di Lourdes e torna a camminare, riconosciuto il 72esimo miracolo: cosa è successo, la malattia e il racconto della signora 67enne

Antonietta Raco si immerge nelle acque di Lourdes e torna a camminare, riconosciuto il 72esimo miracolo: “Sentì una voce che le disse…”
La grotta della Madonna di Lourdes durante la visita per la stampa all'interno della citta' del Vaticano, Roma, 20 Febbraio 2013. ANSA/SAMANTHA ZUCCHI

Primo caso di guarigione da una malattia degenerativa

La 67enne Antonietta Raco, che proviene dalla Basilicata, è riconosciuta con il 72esimo miracolo attribuito alla Madonna di Lourdes. Questa notizia è stata comunicata dal santuario nel corso di una conferenza stampa. Il riconoscimento del miracolo era stato confermato lo scorso 16 aprile dal vescovo della Diocesi di Tursi-Lagonegro, monsignor Vincenzo Carmine Orofino. Si afferma che Raco ha avuto una guarigione dalla Sclerosi laterale primaria. Sandro de Franciscis, presidente del Bureau des constatations médicales di Lourdes in un’intervista a Le Figaro, ha dichiarato che si tratta del primo caso documentato di recupero da una malattia degenerativa. E’ quanto si apprende da open.online.

Sclerosi laterale primaria

Lo specialista in neurologia e neuroscienze, Vincenzo Silani, è membro della commissione che esamina i fenomeni miracolosi di Lourdes. Intervistato da il Messaggero, afferma che tale gruppo è composto da 35 specialisti provenienti da diverse parti del mondo e da vari settori. Aggiunge che ogni ricevono centinaia di segnalazioni, ma solo una piccola parte di essere viene considerata valida. La valutazione è estremamente rigorosa. Dice anche che per il caso di Antonietta Raco ci sono voluti 13 anni di studi. Con l’avanzamento della medicina, i controlli sono diventati più severi ed efficienti; prosegue affermando che oggi è molto più difficile contestare una guarigione inspiegabile. Riguardo a Raco, racconta che è giunta a Lourdes nel 2009 su una sedia a rotelle, avendo ricevuto la diagnosi di sclerosi laterale primaria, un tipo di malattia neurodegenerativa molto rara per cui al momento non esiste un trattamento efficace. “Non si può guarire. Punto. Aveva problemi respiratori, di deglutizione“.

La piscina di Lourdes

In base al racconto di Silani, la donna affermò di aver udito una voce mentre si trovava nella piscina di Lourdes che le diceva “non temere”; quando tornò a casa in Basilicata, la stessa voce, come narra la signora, le consiglia di avere il coraggio di parlarne. Contattò il marito, si alzò e iniziò a svolgere le faccende domestiche. Per quanto concerne la causa della malattia, aggiunge che rimane sconosciuta, come accade per molte malattie neurodegenerative. Prosegue dicendo che esistono forme genetiche, ma che non è questo il caso della signora. L’unica cosa certa è che non c’è possibilità di cura. Questo è inequivocabile. Il progresso della patologia è inesorabile. Silani dice anche che se avesse incontrato questa signora prima del suo viaggio a Lourdes, le avrebbe detto che purtroppo non avrebbe più camminato, che sarebbe finita costretta a letto, con seri problemi respiratori e alimentari. Fino al momento della sua morte.

Antonietta Raco

La miracolata racconta al Messaggero che la diagnosi risale al 2005, e spiega che per lei tornare a Lourdes è sempre un’emozione profonda per lei, soprattutto fa quando è accaduto tutto nel 2009. La prima visita l’ha fatta nel 2010, l’anno successivo, per avviare la sua pratica al Bureau. Da quel momento, ha partecipato a un pellegrinaggio ogni anno, e ho cominciato a offrire il suo aiuto come volontaria per Unitalsi. Poi, la donna condivide la sua esperienza. Racconta che dopo aver fatto il bagno, ha ricevuto supporto da altri volontari poiché utilizzava una sedia a rotelle, e ha avvertito che qualcosa era cambiato. Credeva che fosse per una bambina del suo paese, dato che era andata a Lourdes per lei. Non pensava che potesse accadere a lei. Quando è entrata in acqua, tre persone l’hanno assistita fino a condurla nella stanza della vasca, dove hanno pregato. In quel momento, ha udito una voce meravigliosa che le diceva di non aver paura. Stava tremando, consapevole che stava accadendo qualcosa di significativo, ma è tornata a casa continuando a muoversi con la sedia a rotelle.

La guarigione

La donna prosegue dicendo: “Forse non ha capito quello che le ho detto. Io in quell’esatto istante ero guarita. L’ho detto a mio marito, mi sono alzata, ho camminato, ho fatto due giravolte e da allora cammino. Adesso sto per iniziare la processione qui a Lourdes“. Le viene chiesto cosa si sente di dire ad altre persone che purtroppo sono malate e desiderano andare a Lourdes. Lei risponde che la malattia è una cosa che porta sofferenza a chiunque, che sono delle sfide che si devono affrontare su questa terra. Conclude dicendo che è essenziale avere speranza e la forza di affrontarle in modo cristiano. “Non dobbiamo temere: sono le parole che ho udito nella vasca a Lourdes nel 2009. Non dobbiamo avere paura“.

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Carmine Orlando

Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.

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