
L’assegno unico di maggio 2025 sta per arrivare: ecco chi lo riceverà per primo
L’assegno unico universale è un contributo economico mensile erogato dall’INPS alle famiglie con figli a carico, dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età. L’importo varia in base all’ISEE e alla composizione del nucleo familiare. Per il mese di maggio 2025 l’Istituto ha reso noto il calendario dei pagamenti, destinato a una parte degli aventi diritto in una prima fase. Non tutti, infatti, riceveranno l’erogazione nello stesso momento ma solo chi non ha modificato i propri dati rispetto ai mesi precedenti. Gli altri dovranno attendere ancora qualche giorno per l’accredito. Ecco tutti i dettagli comunicati sul sito dell’INPS.
Come richiedere l’assegno unico e chi può farlo
L’assegno unico può essere richiesto da tutte le famiglie con figli a carico, indipendentemente dalla situazione lavorativa dei genitori. I requisiti fondamentali sono: residenza in Italia, cittadinanza italiana o di un altro Stato UE (oppure permesso di soggiorno di lungo periodo), convivenza con i figli o obbligo di mantenimento. Per accedere all’importo pieno è consigliabile presentare l’ISEE aggiornato; in assenza, verrà erogata solo la quota minima. La domanda va presentata una sola volta tramite il sito dell’INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS. Non è necessario rinnovarla ogni anno, ma è fondamentale aggiornare eventuali cambiamenti nel nucleo familiare o nel reddito.
Il calendario pagamenti di maggio 2025
L’INPS ha annunciato che i primi accrediti dell’assegno unico di maggio 2025 partiranno dal 20 del mese. Questa data è valida per chi riceve l’importo standard, senza variazioni rispetto ai mesi precedenti e con ISEE invariato. Invece, per chi ha aggiornato l’ISEE o ha subito modifiche nel nucleo familiare, l’erogazione potrebbe subire slittamenti, rimanendo comunque entro il mese. Come sempre, i pagamenti vengono distribuiti su più giorni. Di norma, gli accrediti avvengono in tre scaglioni: tra il 20 e il 22 per i beneficiari standard, mentre per tutti gli altri si attende una seconda ondata tra il 27 e il 31 maggio.
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Altre informazioni utili per le famiglie
L’assegno unico può essere cumulato con altri benefici, come il Reddito di cittadinanza (fino alla sua completa cessazione) o l’indennità di maternità, ma non con gli assegni familiari. L’importo mensile varia da un minimo di circa 57 euro a un massimo di oltre 200 euro per figlio, in base all’ISEE. Per ogni figlio successivo al secondo è prevista una maggiorazione, così come per i nuclei numerosi, le madri under 21 e i figli disabili. Per monitorare i pagamenti, è consigliabile controllare periodicamente il fascicolo previdenziale sul sito INPS.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.