
Un sintomo all’apparenza banale ha dato inizio a una vicenda drammatica: ecco cos’è successo
Quella di Steve Turnbull, 63 anni, è una storia che mostra quanto un segnale apparentemente innocuo non vada mai sottovalutato. Tutto ha avuto inizio con uno strano malessere, interpretato inizialmente come una reazione passeggera; nei giorni successivi però il quadro è peggiorato con sintomi curiosi e poco comuni… In quel momento né Steve né i medici immaginavano che dietro a quei disturbi si celasse un problema molto più serio, ovvero un tumore al cervello. Ecco cos’è successo al povero Steve, come riportato da IlMessaggero.it.
Dalla nausea agli allarmi più gravi
Steve accusava una strana nausea da odore strani, nello specifico di zucchero filato, accompagnata da cefalee e disturbi visivi che non lasciavano presagire nulla di positivo. Il peggioramento si manifestò in maniera evidente a giugno, durante il matrimonio della figlia: l’uomo perse l’equilibrio, la voce risultava impastata e un lato della bocca appariva cadente. Circostanze che fecero subito pensare a un possibile ictus. Trasportato d’urgenza in ospedale venne inizialmente esclusa questa ipotesi, tuttavia i sintomi non accennavano a diminuire. Pochi giorni dopo una risonanza magnetica ha rivelato la verità: una massa grande quanto una pallina da tennis stava crescendo nel suo cervello.
La diagnosi di glioblastoma
Di fronte a tale scoperta Steve aveva due opzioni: accettare la malattia senza interventi invasivi o sottoporsi a una craniotomia per tentare la rimozione del tumore. L’operazione consentì di prelevare un campione per le analisi che confermarono la diagnosi più temuta: glioblastoma, uno dei tumori cerebrali più aggressivi e difficili da trattare. Da quel momento iniziò un percorso complesso di cure con cicli di radioterapia e chemioterapia.
La nuova vita dopo la diagnosi
Oggi Steve affronta le conseguenze delle terapie e dell’intervento chirurgico che, purtroppo, lo hanno reso dipendente da un deambulatore, anche se sta recuperando lentamente forza e autonomia. Insieme alla moglie ha deciso di impegnarsi in una missione solidale, raccogliendo oltre 1.750 sterline a favore dello Scottish Brain Tumour Research Centre of Excellence. Pur sapendo che il tumore non potrà essere sconfitto del tutto non intende arrendersi: il 63enne parteciperà a trial clinici e continuerà a lottare con la speranza che la sua esperienza possa contribuire ad aiutare altre persone in futuro.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.