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Bambini intossicati da cloro in piscina, il prof. Alessandro Miani spiega quali sono i primi sintomi di intossicazione

Cinque bambini si sono sentiti male dopo aver fatto un bagno nella piscina a Roma. Il prof. Alessandro Miani spiega quali sono i primi sintomi di intossicazione da cloro.

Bambini intossicati da cloro in piscina, il prof. Alessandro Miani spiega quali sono i primi sintomi di intossicazione
Ambulanza - Fonte foto: commons.wikimedia.org

Cinque bambino si sono sentiti male dopo un bagno in piscina

Cinque bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni – stando a quanto riportato da “Repubblica.it” – si sono sentiti male dopo aver fatto un bagno nella piscina scoperta del centro sportivo Imperium Eventi La Borghesiana, in via della Capanna Murata, a Roma. Dei cinque bambini, il più grave (di 9 anni) è ricoverato nel reparto di terapia intensiva e rischierebbe gravi danni neurologici. Su ciò che è accaduto sta indagando la polizia, ma l’ipotesi più concreta è che a provocare il malore dei 5 bambini sia stata proprio un’intossicazione da cloro. Sulla base di quanto ricostruito fino a questo momento, i bambini stavano facendo il bagno in piscina, quando uno avrebbe detto alla mamma che l’acqua stava diventando gialla.

Le condizioni dei 5 bambini

I cinque bambini che si sono sentiti male dopo il bagno in piscina – stando a quanto riportato da “Repibblica.it” – sono una bambina di 7 anni e quattro bambini di 5, 7, 9 e 11, tutti membri della stessa famiglia. I minori sono stati trasportati al pronto soccorso del Policlinico Umberto I a causa di irritazioni cutanee e difficoltà  respiratorie: due sono stati subito dimessi, due sono stati ricoverati presso il reparto pediatrico, mentre il più grave (il bambino di 9 anni) risulta ancora ricoverato in terapia intensiva.

Il Prof Alessandro Miani spiega come avviene l’intossicazione da cloro

A spiegare qualcosa in più sull’intossicazione da cloro ci ha pensato il professor Alessandro Miani, docente di Prevenzione ambientale alla Statale di Milano e Presidente della Sima, ossia la Società italiana di Medicina ambientale. Intervistato da “Repubblica.it”, Miani ha spiegato che questo tipo di intossicazione avviene per inalazione dei vapori, per ingestione accidentale dell’acqua o attraverso il contatto diretto con la pelle o con le mucose. I bambini risultano particolarmente vulnerabili a causa della loro maggiore sensibilità cutanea e respiratoria, oltre che per il fatto che tendono ad ingerire acqua durante il gioco.

NELLA PAGINA SUCCESSIVA I PRIMI SINTOMI DELL’INTOSSICAZIONE DA CLORO

Il prof Alessandro Miani spiega quali sono i primi sintomi di intossicazione da cloro

Il prof. Alessandro Miani – intervistato da “Repubblica.it” – ha spiegato che i primi sintomi di intossicazione da cloro possono comparire rapidamente e, tra questi, i segnali più comuni sono il bruciore agli occhi, alla gola e alla bocca ai quali si aggiungono l’irritazione delle mucose nasali e delle labbra. Inoltre – spiega il Prof. Miani – possono manifestarsi anche un dolore o gonfiore della gola che rende difficile deglutire o parlare. Altri segnali di una possibile esposizione importante, soprattutto nei soggettivi asmatici o con vie aeree sensibili, sono le difficoltà respiratorie, come la tosse insistente, un senso di costrizione al petto o respiro che risulta affannoso. Nel caso in cui venisse ingerita l’acqua e, quindi, il cloro, si possono verificare nausea, vomito e mal di stomaco. Sintomi più gravi come ad esempio il sangue nelle feci, svenimento o convulsioni risultano più rari, ma quando si presentano indicano una situazione critica.

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Il prof Alessandro Miani spiega cosa fare in caso di intossicazione da cloro

Il prof Alessandro Miani – intervistato da “Repubblica.it”-  ha spiegato che è fondamentale riconoscere precocemente i sintomi di intossicazione da cloro. Il primo passa da fare, a quel punto, è allontanare immediatamente il bambino dall’acqua e portarlo in un ambiente ben ventilato. Successivamente è fondamentale rimuovere subito gli indumenti bagnati e lavare la pelle con acqua tiepida in modo da eliminare eventuali residui di coloro. Non vanno somministrati cibi o bevande nel caos in cui il bambino accusi nausea o difficoltà a deglutire, a meno che non venga indicato espressamente da un medico. Risulta fondamentale contattare i sanitari e andare al pronto soccorso, in particolar modo se si evidenziano delle difficoltà respiratorie, sintomi gastrointestinali persistenti o alterazioni dello stato di coscienza.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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