
La nuova legge approvata dal governo ha introdotto dei cambiamenti significativi che saranno applicati solo alle vetture immatricolate dal primo gennaio 2026
Quando si parla di tasse, e soprattutto quando si parla di bollo auto, gli italiani vanno su tutte le furie anche perché le scadenze da rispettare sono troppe e non sempre i soldi bastano per poter ottemperare a tutte le necessità. Proprio il bollo auto, a partire dal 2026, registrerà una novità storica poiché non ci saranno più le cosiddette scadenze variabili. Praticamente da ora in poi la data da ricordare sarà soltanto una e sarà fissa per ogni anno. Vediamo nel dettaglio quali saranno queste novità.
La novità
Il bollo auto è una tassa regionale di possesso che grava su tutti i contribuenti che possiedono un veicolo, sia che questo venga utilizzato o che rimanga fermo in garage. Con l’articolo 15 dell’atto del governo numero 276 del 24 giugno 2025 sono state introdotte alcune modifiche importanti che riguardano la data di pagamento. La nuova legge stabilisce che questa tassa debba essere pagata nell’ultimo giorno del mese successivo alla data di immatricolazione del veicolo. Per quanto concerne invece i pagamenti relativi agli anni successivi, il termine di pagamento viene fissato nell’ultimo giorno del mese in cui il veicolo risulta essere stato immatricolato.
Come calcolare la data ultima per pagare il bollo
Per fare un esempio pratico, quei veicoli che sono stati immatricolati a partire dal primo gennaio 2026 dovranno soggiacere al pagamento della tassa di possesso in un’unica soluzione annuale. La data entro la quale il pagamento dovrà essere effettuato, sarà l’ultimo giorno del mese successivo al giorno di immatricolazione. Praticamente se una vettura è stata immatricolata il 31 marzo 2026 l’ultima data utile per pagare, coinciderà con l’ultimo giorno di febbraio. Questo varrà solo per le vetture immatricolate dal 2026, mentre per tutti gli altri veicoli immatricolati prima, le regole da seguire saranno le stesse. A meno che la regione di poi gli appartenenza non decida di adottare altre disposizioni.
Le altre novità
Trattandosi di una tassa regionale ogni singola regione può decidere in autonomia quale regime adottare. La nuova legge approvata dal governo ha anche introdotto l’obbligo di dover pagare la tassa di possesso anche per quelle vetture che sono state gravate da fermo amministrativo. In pratica, anche quei soggetti che per ragioni fiscali o giudiziarie non possono circolare con la propria vettura, dovranno pagare l’onere per non andare incontro a spiacevoli conseguenze.
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