
Accedere alla Prestazione universale destinata agli anziani non auto sufficienti
Per accedere alla Prestazione universale destinata agli anziani non auto sufficienti, è essenziale essere in possesso di alcuni requisiti imprescindibili: avere compiuto 80 anni di età, presentare un bisogno assistenziale di grave entità certificato dall’INPS, avere un ISEE socio-sanitario uguale o inferiore a 6.000 euro e possedere la titolarità dell’indennità di accompagnamento. Queste informazioni sono state chiarite dall’Istituto nel messaggio 1401 datato 5 maggio.
Due tipologie di pagamento
Come riporta ilsole24ore.com, la prestazione prevede due tipologie di pagamento: una quota fissa erogata in modo simile all’indennità di accompagnamento, e una quota integrativa, rappresentata da un assegno di assistenza fino a 850 euro, liquidato a parte. Per ricevere gli arretrati relativi a questo assegno, i beneficiari sono tenuti a inviare, entro 30 giorni dalla comunicazione di accoglimento della domanda, la documentazione delle spese sostenute, come buste paga o fatture. Le modalità specifiche di invio saranno comunicate dall’INPS in un messaggio successivo. Questo sostegno, in vigore da gennaio, sarà disponibile fino al 31 dicembre 2026. Tale misura di pone l’obiettivo di promuovere l’autonomia degli anziani e rendere più facile la permanenza nel proprio ambiente domestico, integrando l’indennità di accompagnamento con un assegno di assistenza fino a 850 euro al mese.
La verifica sull’Isee
Chi richiede la prestazione deve essere in possesso di un’attestazione ISEE sociosanitario ordinario con un valore uguale o inferiore a 6.000 euro. Per i mesi di gennaio e febbraio 2025, in assenza di un ISEE sociosanitario attualmente valido, sarà possibile utilizzare quello con scadenza al 31 dicembre 2024. Tuttavia, a partire da marzo 2025, il beneficiario è tenuto a presentare un ISEE valido per l’anno 2025. Se così non fosse, l’erogazione sarebbe sospesa. Se la prestazione viene sospesa, il pagamento sarà ripristinato regolarmente con effetti retroattivi dal momento in cui il richiedente presenterà una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica e fornirà un’attestazione ISEE valida per il 2025, sempre che siano soddisfatti gli altri presupposti per accedere alla prestazione. Se la nuova DSU determina un’attestazione ISEE superiore a 6.000 euro, il beneficio sarà nullo a partire da marzo.
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Le informazioni nel provvedimento di liquidazione
Con il provvedimento di liquidazione, il richiedente riceverà informazioni riguardo alla decorrenza della prestazione e all’importo della rata relativa all’assegno di assistenza corrente. Saranno comunicati anche eventuali arretrati spettanti, relativi al periodo che va dal mese di decorrenza della prestazione fino al mese precedente l’inizio dei pagamenti correnti. L’INPS informa che il rilascio di questa funzionalità, al momento in fase di implementazione, verrà comunicato attraverso un successivo messaggio dell’ente previdenziale.
Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.