
Tutto ciò che c’è da sapere sul bonus zanzariere: ecco chi può richiederlo e quali spese copre
Anche nel 2025 è possibile beneficiare del bonus zanzariere, agevolazione fiscale pensata per migliorare il risparmio energetico degli immobili. L’incentivo permette una significativa detrazione IRPEF sulle spese sostenute, anche se a determinate condizioni. In quest’articolo vi spieghiamo nel dettaglio quali sono i requisiti tecnici richiesti, chi può richiederlo, l’importo della detrazione e come trasmettere la domanda all’ENEA, come riportato da Fiscomania.it.
Cosa prevede il bonus
Il bonus consiste in una detrazione fiscale del 50% per l’installazione di zanzariere che schermano la luce solare e migliorano l’efficienza energetica dell’edificio. La spesa massima detraibile è di 60.000 euro e sono ammesse anche le spese per la rimozione di sistemi preesistenti e per l’onorario del professionista incaricato della pratica ENEA. Possono beneficiare del bonus i proprietari di immobili, gli affittuari con consenso del proprietario e anche enti pubblici e privati soggetti all’IRES. Tuttavia l’immobile deve essere già esistente, accatastato e in regola con i tributi: non è ammesso il bonus per edifici in costruzione.
Requisiti e modalità di richiesta
Per accedere alla detrazione le zanzariere devono avere marchiatura CE, essere regolabili, applicate su superfici vetrate esposte e fissate stabilmente. Devono inoltre possedere un valore Gtot inferiore a 0,35, certificato da un ente abilitato. I pagamenti devono essere tracciabili, preferibilmente con bonifico parlante, in cui devono essere indicati il codice fiscale del beneficiario e i riferimenti della fattura. Entro 90 giorni dal termine dei lavori va inviata la comunicazione all’ENEA, comprensiva della scheda descrittiva dell’intervento. La documentazione va conservata per almeno dieci anni.
Altre info
Oltre al costo dei prodotti e dell’installazione sono detraibili anche opere accessorie e l’onorario del tecnico che cura la pratica ENEA. È fondamentale conservare le schede tecniche dei componenti, la marcatura CE e tutte le ricevute dei pagamenti. I soggetti con reddito d’impresa possono effettuare il pagamento anche con metodi diversi dal bonifico, purché tracciabili. L’invio della documentazione va effettuato esclusivamente in via telematica sul sito ufficiale dell’ENEA, che rilascerà un codice CPID a conferma della ricezione.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.