La Lega torna a proporre la riduzione dell’odiata tassa di possesso sul televisore: cosa accadrà questa volta?
Tra proposte dell’ultima ora, boutade e mancette elettorali, la nuova Legge di Bilancio come accade sovente è fatta oggetto di proverbiali “assalti alla diligenza2 per far approvare in “Zona Cesarini” le ultime misure o alcune modifiche a quello già esistenti. A Giancarlo Giorgetti, il Ministro delle finanze, spetta in queste ore l’ingrato compito di far quadrare i conti gestendo una coperta corta in cui le esigenze sono illimitate, ma le risorse sono davvero esigue.
La proposta della Lega
Tra le proposte che nelle ultime ore stanno facendo discutere, c’è anche quella della Lega, che ha riproposto il taglio del canone RAI che da sempre rappresenta una delle bandiere immarcescibili del Carroccio. Il dossier leghista contiene, quindi, anche una riduzione del canone RAI da 90 euro a 70 euro per tutto il 2026. Un vero colpo di mano che è stato artatamente congegnato dai senatori leghisti per essere inserito proprio in extremis.
Il percorso in salita della proposta
Si tratta di una proposta che non ha molte probabilità di essere approvata anche per via dell’ostracismo da parte di Forza Italia che ha indicato nella sanità e nelle pensioni minime le “vie” verso le quali, sarebbe opportuno a loro modo di vedere, destinare quel piccolo tesoretto a disposizione di Giorgetti per aiutare i contribuenti svantaggiati.
Il precedente del 2024
La proposta della riduzione del Canone Rai venne già presentata lo scorso anno dal partito di Salvini senza ottenere successo proprio perche in commissione, Forza Italia, si schierò con le opposizioni mantenendo intatta l’odiata tassa di possesso sulla TV. La Lega però ha deciso di non demordere e di riprovarci anche quest’anno, sperando di raggiungere l’obiettivo.
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