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Carlo Acutis e la guarigione di Valeria, parla uno dei neurologi che ha studiato il miracolo: “Inspiegabile per la scienza…”

Carlo Acutis e la guarigione di Valeria Valverde dopo un incidente in bicicletta, parla uno dei neurologi che ha studiato il miracolo: "Inspiegabile per la scienza...".

Carlo Acutis e la guarigione di Valeria, parla uno dei neurologi che ha studiato il miracolo: “Inspiegabile per la scienza…”
Hundreds of faithful are flocking to Assisi for the canonization of Carlo Acutis, the youth born in Milan who died at the age of 15 in 2006 and is known as the "millennial saint" and patron saint of the internet. Long lines of pilgrims have formed since the early hours of Sunday in front of the Sanctuary of the Renunciation, where his body is kept. Assisi, 7 september 2025. ANSA / GIANLUIGI BASILIETTI

Carlo Acutis e Giorgio Frassati proclamati santi

Di santi adolescenti la Chiesa nel corso degli anni ne ha avuti diversi, ma – come riportato da “Corriere.it” – Carlo Acutis, quindicenne milanese proclamato oggi santo da Papa Leone XIV, è il primo “millennial”. Il primo ad aver avuto due vite che oggi in quasi tutti coesistono: vale a dire quella reale e quella virtuale. Acutis infatti aveva creato un profilo social su Facebook che utilizzava per evangelizzare, un vero e proprio precursore di numerosi “missionari digitali”. Carlo Acutis è morto nel 2006 a causa di una leucemia mieloide acuta e oggi in Piazza San Pietro, assieme allo studente torinese Giorgio Frassati, è stato proclamato santo. Ad accomunare Acutis e Frassati è l’origine in famiglie benestanti, oltre all’immenso amore per l’eucarestia e l’impegno nei confronti del prossimo.

Hundreds of faithful are flocking to Assisi for the canonization of Carlo Acutis, the youth born in Milan who died at the age of 15 in 2006 and is known as the “millennial saint” and patron saint of the internet. Long lines of pilgrims have formed since the early hours of Sunday in front of the Sanctuary of the Renunciation, where his body is kept. Assisi, 7 september 2025. ANSA / GIANLUIGI BASILIETTI

La guarigione di Valeria Valverde: il racconto della mamma Liliana

A Carlo Acutis, proclamato Santo quest’oggi da Papa Leone XIV, sono stati riconosciuti due miracoli: la guarigione di un bambino brasiliano affetto da una grave malformazione pancreatica e la guarigione di Valeria Valverde, una ragazza di 21 anni arrivata a Firenze dal Costa Rica per studiare che si è ritrovata a lottare tra la vita e la morte in seguito ad un grave incidente. La giovane infatti cadde dalla bicicletta, sbattendo violentemente la testa e finendo in coma. In seguito all’incidente Valeria è stata trasportata in gravi condizioni presso l’ospedale Careggi di Firenze e lì i medici hanno fatto di tutto per salvarla: nessuno, però, avrebbe potuto immaginare quel che poi sarebbe accaduto, ossia che la miracolosa guarigione della giovane sarebbe stata attribuita dalla chiesa all’intercessione di Carlo Acutis. A raccontare la giornata del miracolo ci ha pensato Liliana, la mamma di Valeria, la quale – intervistata da “IlGiorno.it”-  ha spiegato di essere arrivata ad Assisi alle 08:00 di mattina e di aver iniziato a pregare davanti al corpo di Carlo Acutis, chiedendogli di guarire sua figlia Valeria: “Sono stata lì 4 ore, dalle 8 alle 12, perché ricordo che alle 12 chiudevano il santuario“. Liliana ha chiesto a Carlo Acutis di intercedere con Dio per la guarigione di sua figlia e di restituirgliela così come le era stata affidata, vale a dire una ragazza di 21 anni che stava bene sia dal punto di vista mentale che fisico. La donna ha spiegato che mentre si trovava in chiesa le è successa una cosa meravigliosa e spettacolare: “Ho sentito che stavo entrando in connessione con Carlo e con Dio“. La mamma di Valeria ha raccontato che pregava e piangeva molto, ma ad un certo punto ha iniziato a percepire delle sensazioni molto belle, positive e dopo aver lasciato il santuario era assolutamente certa della guarigione di Valeria.

Carlo Acutis e la guarigione di Valeria, parla uno dei neurologi che ha studiato il miracolo

Giulio Maira durante il programma Rai ‘Buongiorno Benessere’ negli studi Rai di Saxa Rubra, a Roma, 16 settembre 2023 ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Tra i sette periti della Consulta medica al Dicastero che hanno analizzato la guarigione di Valeria Valverde c’è stato il professor Giulio Maira, il quale – intervistato da “IlMessaggero.it” – ha spiegato che insieme ai suoi colleghi ha iniziato a visionare il caso di questa guarigione scientificamente inspiegabile nel 2022. Cominciarono ad analizzare la corposa documentazione medica a corredo: la giovane aveva riportato un trauma cranico in seguito ad un incidente in bicicletta ed era arrivata al pronto soccorso in una situazione di coma grave. Quando si valutano il coma e la prognosi – spiega il professor Giulio Maira – esistono alcuni indicatori importanti e nel caso di Valeria Valverde il paziente era in coma tre, il che si significa che si trattava della condizione più complessa. Inoltre, vi erano altre condizioni specifiche che furono rilevate come ad esempio lo stato delle pupille che Valeria aveva dilatate e non più reattive. Un segno “terribile” spiega il professor Giulio Maira, indice di una grossa sofferenza al tronco dell’encefalo: se consideriamo che il tronco dell’encefalo rappresenta l’asse centrale della funzionalità del nostro sistema nervoso, il danno valutato era importante, con limitate possibilità di recupero. L’esperto, inoltre, ricorda che la Tac aveva evidenziato anche una grossa emorragia, con una contusione diffusa a livello della regione temporale destra: un quadro pieno di incognite considerando anche il peggioramento dell’emorragia.

“In quelle condizioni niente faceva ipotizzare a una ripresa”

Il Professor Giulio Maira – intervistato da “IlMessaggero.it” – ha spiegato che nelle condizioni di Valeria Valverde in seguito all’incidente in bicicletta niente faceva ipotizzare una ripresa: “La sopravvivenza della paziente non solo era estremamente probabile, ma soprattutto era inimmaginabile“. Valeria Valverde fu operata per svuotare l’ematoma, ma il trauma (avvenuto il 2 luglio) purtroppo era di una gravità immagine. L’esperto spiega che la scienza non può parlare di miracoli, ma di qualcosa che resta inspiegabile: l’8 luglio, infatti, Valeria si è risvegliata ed era in grado di avere contatti normali. Il 25 luglio, vale a dire 23 giorni dopo l’incidente, la giovane era già in piedi e camminava, era indipendente e senza deficit. Una ripresa che il professor Giulio Maira ha definito veloce, rapida e sbalorditiva: “Per noi medici nelle condizioni in cui era arrivata all’ospedale non aveva probabilità di sopravvivenza“. Il neurologo ha spiegato che la conclusione della Consulta medica è stata che, tenuto conto dello stato post traumatico e delle modalità di guarigione, le conoscenze scientifiche non sono spiegabili per la medicina.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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