
Elisa Spadavecchia uccisa dalla ruspa in spiaggia, il marito non si dà pace
Giovanni Sfregola è angosciato e irrequieto, l’ex ufficiale dei Carabinieri che ha guidato il comando provinciale di Vicenza, ha lasciato il servizio nel 2016 ed è il coniuge di Elisa Spadavecchia, la 66enne tragicamente morta sotto una ruspa sulla spiaggia di Cervia. Riguardo la perdita della moglie, l’umo dice di aver smarrito ciò che aveva di più caro e che non ci sarà modo di riaverlo. Poi aggiunge di non possedere più nulla a causa del decesso di Elisa.
“I miei colleghi hanno fatto bene a non farmela vedere”
Giovanni Sfregola asserisce che per 40 anni si è occupato di vicende di cronaca e che ha visto decine e decine di vittime di omicidi. Dice di sapere perfettamente che l’ultima immagine è quella che resta. Per questo ringrazia i suoi colleghi di non avergli fatto vedere la moglie, perché avrebbe visto quel che resta di un corpo finito sotto i cingoli di una ruspa. E’ quanto riportato da Fanpage.it che si rifà a un’intervista rilasciata dall’uomo al Corriere.
Cosa è successo
Alla conduzione della ruspa che ha investito e ucciso la donna 66enne, c’era il 54enne Lerry Gnoli, oggetto di un’inchiesta per omicidio colposo. Gli investigatori stanno valutando l’ipotesi che l’individuo stesse svolgendo le manovre da solo, in relazione a un incarico che in realtà gli era stato conferito in precedenza, ma che attualmente non includeva ulteriori attività. Ciononostante, il soggetto ha respinto ogni accusa. Gli approfondimenti delle autorità giudiziarie stanno proseguendo. Sfregola ha dichiarato che il conducente della ruspa era senza patente con un passato da criminale specifico ed era coinvolto nel consumo di droga. Il 54enne era stato arrestato nel marzo 2022 dopo aver investito un volontario anziano, Giuseppe Quercioli, a Pisignano. In quella occasione, gli esami tossicologici avevano evidenziato la presenza di cocaina nel suo organismo, anche se Lerry Gnoli afferò di averne fatto uso alcuni giorni prima. Successivamente, era tornato a lavorare regolarmente con i mezzi da cantiere. Su piattaforme social condivideva frequentemente delle clip in cui mostrava le sue operazioni con ruspa in spiaggia. In uno di questi video, risalente a qualche mese fa, si osservava una manovra in retro tra lettini e bagnanti, molto simile a quella che ha portato alla tragedia pochi giorni fa. L’ultimo video, pubblicato poche ore prima dell’incidente, mostrava ancora una volta una ruspa in movimento.
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Cosa ha detto Giovanni Sfregola dopo l’uccisione della moglie
Al momento del tragico evento, il coniuge della donna di 66 anni si trovava in una struttura alberghiera e a tal proposito ha detto che la moglie era uscita per fare una passeggiata, mentre lui era rimasto con alcuni amici a giocare. Elisa era molto sportiva e praticava regolarmente attività fisica: andava in palestra e in piscina. Sabato era uscita come al solito, ma non era più rientrata. Poi ha aggiunto che quando si è verificato l’incidente non aveva nulla che potesse aiutarli a riconoscerla. Non vedendola tornare, Sfregola ha iniziato a cercarla chiamandola, ma senza risposta. Poi gli è venuto in mente che possedeva anche un iPad. A quel punto, Giovanni ha usato la funzione trova iPhone per rintracciare il suo smartphone. Una volta individuato, è stato portato esattamente nel luogo dove ha trovato, purtroppo, la moglie. L’uomo non è riuscito a vedere il corpo della donna, ha detto di essere stato informato che il bagnino che aveva assistito alla situazione, si era sentito male ed era stato trasportato all’ospedale. La coppia andava spesso a Cervia con un gruppo di amici. Da quasi tre mesi erano diventati nonni. Sfregola dice che lui e la moglie erano molto felici dal momento che era nato il bambino della figlia, ma che adesso c’era solo dolore. L’ex ufficiale definisce un’esperienza devastante ciò che è accaduto, perché non si riesce a comprendere e accettare. Racconta anche di aver fatto colazione lo scorso sabato insieme, che poi sono tornati in camera e che lei si è subito preparata per la sua passeggiata abituale. Conclude dicendo: “Le piacevano tantissimo quelle lunghe camminate sulla spiaggia. Ci siamo salutati, l’ho aspettata, non è più tornata“.
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