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Emanuela Chirilli morta nel B&B a Napoli, la recensione di una cliente 5 mesi fa: ”Nella doccia…”

Una cliente del B&B dove è morta Emanuela aveva riscontrato un problema comunicato in una recensione rilasciata su Google 5 mesi fa

Emanuela Chirilli morta nel B&B a Napoli, la recensione di una cliente 5 mesi fa: ”Nella doccia…”
Emanuela Chirilli (Foto Facebook)

Emanuela avrebbe cercato di salvarsi

Emanuela Chirilli è morta in un incendio scoppiato in un B&B a piazza Municipio, a Napoli, nella notte tra giovedì e venerdì. La ragazza avrebbe cercato di salvarsi uscendo velocemente dalla stanza in fiamme, come riporta Fanpage.it. Il corpo di Emanuela sarebbe stato ritrovato tra il letto e la porta della camera che aveva affittato. La ragazza potrebbe essersi svegliata nel corso della notte ed essersi accorta dell’incendio. Avrebbe poi cercato di raggiungere la maniglia per scappare, ma non ci sarebbe riuscita in tempo. La morte sarebbe stata causata da asfissia per l’anidride carbonica che saturava la stanza. Si tratta per il momento solo di ipotesi, perché sono in corso le indagini.

La recensione di una cliente

Nella stessa struttura in cui è morta la 28enne Emanuela Chirilli, una cliente segnalava un problema con la doccia. E’ una recensione scritta cinque mesi fa e rilasciata su Google. Questa cliente segnalava di aver preso la scossa nella doccia nella sua stanza del B&B “Il Covo degli Angioini”. Nella recensione, la cliente ha dato  il voto di 2 su 5. Vediamo cosa aveva scritto.

Il problema segnalato

La camera non era male, anche se abbastanza rumorosa, scrive la cliente nella recensione di 5 mesi fa. Poi la recensione continua così: ”Il problema è il servizio in quanto abbiamo fatto presente alla ragazza che ci ha accompagnate in camera di un grave problema in bagno ovvero scossa elettrica al contatto col rubinetto della doccia. Ci ha liquidate con un messaggio dicendo che sarebbero passati a verificare ma non è mai venuto nessuno. La cliente ritiene che sia un fatto grave, a suo parere perché  potrebbe causare situazioni pericolose. Al momento non si può sapere quale stanza la cliente abbia occupato 5 mesi fa, ma si tratta comunque di una recensione che fa riflettere.

L’ipotesi

La Procura di Napoli ha aperto una inchiesta sulla morte della 28enne. Bisogna accertare le cause dell’incendio. Va accertata la regolarità degli impianti e che la struttura disponesse di tutte le autorizzazioni necessarie. L’ipotesi più accreditata sulla causa del rogo è quella del corto circuito.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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