
Esplosione a Calenzano, cos’è successo
Una forte esplosione si è verificata stamane, lunedì 9 dicembre 2024, nel deposito di stoccaggio dell’Eni a Pratignone, nel comune di Calenzano, in provincia di Firenze. La struttura si trova nei pressi di un centro commerciale e di due autostrade, A1 e A11. La detonazione è avvenuta in un’area dove le autobotti effettuano il rifornimento di carburante. E’ quanto riporta notizie.virgilio.it. Come riporta il Corriere Fiorentino, da una prima ricostruzione emerge che per cause ancora da chiarire sarebbe esplosa una delle autocisterne che si trovavano lì in quel momento, provocando il salto in aria di altri quattro mezzi pesanti e sette silos.
La testimonianza di uno dei feriti
Una delle persone rimaste ferite in seguito alla deflagrazione avvenuta a Calenzano (FI), intorno alle ore 10:15 di stamane, lunedì 9 dicembre 2024 e che ha provocato due morti, nove feriti e tre dispersi, ha descritto il terribile boato all’Ansa, così: “Non abbiamo capito che cosa è successo, perché tutto è accaduto in pochi secondi“. Il racconto è di un uomo di 50 anni, che ferito, è stato trasportato, tra lievi traumi e tagli, al pronto soccorso dell’ospedale Santo Stefano di Prato. Le sue parole aiutano a comprendere meglio la potenza dello scoppio, un boato talmente forte da essere avvertito anche in tutti i comuni circostanti fino a Firenze, a 30 km di distanza. Il cinquantenne si trovava in ufficio a circa 100 metri dal luogo dell’esplosione: “È stata così forte da farci saltare per diversi metri all’interno del nostro ufficio, i vetri si sono sfondati e ci hanno ferito”. E aggiunge: “Non ho mai visto niente del genere nella mia vita, sembrava ci avesse attraversato un tuono“. L’uomo ha definito quanto accaduto come l’esperienza più traumatica della sua vita: “Sono ancora stordito“.
Cessato allarme inquinamento
Come si legge su rainews.it, la prefettura di Firenze informa: “che è stato dichiarato cessato l’allarme e che a partire dalle ore 16 è stato interrotto l’avviso It Alert’, scattato stamani per il rischio inquinamento a seguito dell’esplosione“. L’aggiornamento risale alle ore 16:40. Pochi minuti prima, ARPAT aveva tranquillizzato la popolazione, sostenendo che non c’erano rischi per la salute, in quanto le concentrazioni in aria a livello del suolo a partire dal termine delle operazioni di spegnimento erano da ritenersi trascurabili e la nube nera dell’incendio si era dispersa in tempi abbastanza brevi.
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Classe 1971, da oltre un decennio svolgo il lavoro di redattore web. Ho collaborato con molti siti ed essendo una persona poliedrica mi sono occupato di svariati argomenti, dall'astrologia alla salute, dalla politica al fisco, dalla tv allo sport. Ma mi diletto anche nella stesura di articoli di terremoti, astronomia, cronaca, tecnologie e lotterie. Adoro scrivere ma anche leggere.