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Famiglia nel bosco, istruzione parentale, ecco di cosa si tratta e cosa dice la legge

L'attuale legge vigente in Italia prevede che l'istruzione impartita dai genitori sia conforme agli obiettivi generali del sistema scolastico nazionale

Famiglia nel bosco, istruzione parentale, ecco di cosa si tratta e cosa dice la legge
Famiglia nel bosco

Si tratta di una possibilità legale e preziosa, che tuttavia deve coniugare libertà educativa e doveri sociali

Oltre a spaccare in due il paese, la triste vicenda della famiglia nel bosco e della sottrazione da parte del tribunale dell’Aquila dei tre figli minori, sta scavando un solco profondo anche tra le forze politiche e i giuristi. Se da una parte della “barricata” si ribadisce con forza la necessità di tutelare i minori, dall’altra si schierano coloro che difendono con forza il diritto dei genitori a crescere i propri figli basandosi su stili di vita alternativi a quelli comunemente accettati.

L’attacco alla magistratura e la difesa dell’ANM

Il provvedimento con il quale il Tribunale dei Minori ha deciso di dividere la famiglia che vive nel bosco, ha esposto lo stesso tribunale ad attacchi ad alzo zero provenienti da determinate forze politiche e da una parte nutrita dell’opinione pubblica. Proprio per questa ragione l’Associazione Nazionale dei Magistrati ha voluto ribadire con forza la legittimità della decisione dei giudici fondata sulla base di valutazioni tecniche, condizioni sanitarie, sicurezza e obbligo scolastico. Uno degli elementi cardine su cui si basa la difesa della famiglia e il diritto a impartire la cosiddetta Istruzione Parentale, vale a dire l’istruzione tra le mura domestiche effettuato dagli stessi genitori.

L’Istruzione Parentale

L’Istruzione Parentale in Italia è permessa dalla legge ma può essere impartita solo ed esclusivamente fino ai 16 anni di età. Si stima che in Italia siano circa 16.000 gli studenti che si siano avvalsi della scuola parentale. Si tratta di un istituto che ha preso piede soprattutto nei paesi anglosassoni e negli USA, mentre in Italia permane ancora una certa resistenza soprattutto di ordine psicologico. L’attuale legge vigente in Italia prevede che l’istruzione impartita dai genitori sia conforme agli obiettivi generali del sistema scolastico nazionale e che venga effettuata ricorrendo anche all’uso di materiali didattici, corsi online o tutor. Affinché il diritto all’istruzione parentale venga correttamente esercitato, la legge impone ai genitori di rilasciare al dirigente scolastico ogni anno una dichiarazione sulla capacità tecnica o economica di provvedere a questa forma di insegnamento.

Spetterà al dirigente scolastico valutare secondo criteri obiettivi la fondatezza delle dichiarazioni dei genitori. Il minore dovrà sostenere annualmente un esame di idoneità all’anno scolastico successivo presentandosi come candidato esterno presso una scuola statale o paritaria. Spetterà alla scuola che riceve la domanda, il compito di valutare che il grado di preparazione dei discenti sia adeguato. La legge, tra l’altro, attribuisce questo obbligo anche al sindaco della città dove la famiglia risiede.

Le differenze rispetto all’Homeschooling anglossassone

Va chiarito che l’istituto della scuola parentale nel nostro paese è ben diverso dal sistema di Homeschooling anglosassone. Nel nostro paese non sono le famiglie a gestire il percorso di istruzione dei figli. Viene fatto obbligo alle famiglie di seguire le direttive ministeriali sui programmi scolastici e sugli obiettivi da raggiungere anno per anno. In Italia la scuola parentale si attua mediante progetti collettivi che coinvolgono più famiglie che si avvalgono anche di docenti qualificati o educatori durante il percorso di formazione. Si tratta dunque di un’esperienza ampiamente condivisa e ben strutturata e non isolata come nel caso della famiglia nel bosco.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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