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Fentanyl, che cos’è e perchè è diventata terreno di scontro tra Usa e Cina

I più grossi produttori e trafficanti di fentanyl sono i cartelli messicani di Sinaloa e Jalisco: ecco perchè Trump ha attaccato la Cina

Fentanyl, che cos’è e perchè è diventata terreno di scontro tra Usa e Cina
Fentanyl

Si tratta di una droga estremamente letale i cui precursori chimici vengono prodotti da aziende cinesi

Il copioso abuso di Fentanyl, la droga i cui precursori chimici sono prodotti in Cina e l’altissimo tasso di letalità è finito nel mirino dello scontro tra Usa e Cina. Le caratteristiche di questa droga hanno complicato il lavoro di controllo da parte delle forze di polizia trattandosi di pillole dalle dimensioni molto piccole e che richiedono un esborso relativamente molto più ridotto rispetto all’eroina e alla cocaina. Si tratta di una droga molto diffusa e molto commerciabile, soprattutto nel Nord America e che ha già causato migliaia di decessi trattandosi di uno stupefacente molto più potente dell’eroina.

I dati drammatici che preoccupano Trump

Solo nel 2022 le vittime per overdose da Fentanyl sono state 111.000 circa mentre nel 2023 sono state oltre 107.000. Le associazioni criminali che producono questa droga ne acquistano abbondantemente i precursori chimici da aziende cinesi, per poi preparare il prodotto nei laboratori sparsi in Messico e nei paesi del centro America. Successivamente la droga viene distribuita nel Nord America tramite le varie reti di vendita che sono già inserite nel mercato della cocaina dell’eroina. I precursori chimici per produrre questa sostanza vengono acquistate proprio dalle industrie chimiche cinesi, anche se il mercato si è esteso negli ultimi anni anche ad alcune imprese del settore chimico indiano.

Perchè è un mercato difficile da scardinare

I più grossi produttori e trafficanti di Fentanyl sono i cartelli messicani di Sinaloa e Jalisco che si avvalgono di intermediari qualificati e ben radicati sul territorio a fine di mascherare le tracce di questo mercato trasportando la droga via nave o attraverso i normali corrieri. Attraverso questo sistema ben congegnato e camaleontico i cartelli messicani racimolano un’enorme quantità di denaro avvalendosi anche del supporto e della collaborazione delle aziende chimiche cinesi che producono i precursori.

Si tratta di un sistema molto complesso e molto difficile da scardinare anche se il governo cinese nel 2019 ha attuato delle restrizioni anche su pressione di Trump per ridurre la produzione dei precursori chimici. I divieti imposti dai cinesi hanno di fatto rallentato il mercato del Fentanyl ma non lo hanno di certo neutralizzato. Solo nel 2023 sono state sequestrate 10 tonnellate di pillole. L’individuazione di un antagonista del Fentanyl, il Naxolone, ha consentito alle autorità sanitarie di evitare molti decessi. Nel 2024, infatti, si è registrata una contrazione del 17% dei decessi per overdose, anche se la strada per sradicare questo commercio malefico sembra ancora essere tutta in salita.

Lo scontro tra Trump e il governo cinese

Proprio a causa della produzione dei componenti chimici del Fentanyl da parte della Cina, Trump ha deciso di applicare il 20% dei dazi sul made in Cina. L’impegno per estirpare la piaga del Fentanyl è stato uno dei capisaldi del programma elettorale di Trump che ha attribuito alla Cina la responsabilità del grande numero di decessi che si è verificato negli Stati Uniti negli ultimi anni. La Cina invece ha sempre negato ogni addebito ritenendo il Fentanyl una questione tutta americana pur ribadendo il forte impegno nella lotta al narcotraffico.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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