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In pensione a 67 anni con pochi contributi versati: ecco quanto si percepirà come assegno

Ecco i casi in cui è possibile andare in pensione a 67 anni anche se il lavoratore ha maturato meno di 20 anni di contributi

In pensione a 67 anni con pochi contributi versati: ecco quanto si percepirà come assegno
Inps, Isee- Foto Inps.it

L’attuale contesto economico e sociale richiederà al governo un ulteriore sforzo per rendere le pensioni minime più dignitose

Anche chi ha versato una quantità modesta di contributi potrà andare in pensione una volta compiuti i 67 anni. Una situazione che purtroppo riguarderà tanti giovani la cui carriera potrebbe essere discontinua e il cui futuro lavorativo e pensionistico rischia di rimanere sempre incerto e in bilico. La speranza è che il governo possa, al più presto, mettere mano ad una riforma che renda anche le pensioni di coloro che non hanno versato molti contributi, almeno dignitosa.

Le condizioni per andare in pensione a 67 anni

Intanto le misure previste dalla normativa vigente consentono a tutti di poter uscire dal mondo del lavoro all’età di 67 anni, ma solo se si sono versati almeno 20 anni di contributi. Solo in casi circoscritti e ben delimitati dalla legge, è possibile lasciare il mondo del lavoro con meno di 20 anni di contributi, ma in questo caso gli assegni subiranno delle decurtazioni importanti.

In pensione a 71 anni

Secondo l’attuale normativa, coloro che non raggiungono il requisito dei 20 anni di contributi versati, dovranno attendere almeno quattro anni per andare in pensione. Questa casistica prevede che il lavoratore compia almeno il 71esimo anno di età per ottenere l’assegno ma in questo caso sono sufficienti cinque anni di contributi versati rispetto ai 20 richiesti negli altri casi. Chi ha invece maturato meno di venti anni di contributi potrà andare in pensione per anzianità grazie all’assegno sociale.

L’assegno sociale

Va ricordato che l’assegno sociale, in base alla normativa attualmente in vigore, spetta solo a quei contribuenti che versano in condizioni economiche disagiate e il cui reddito è inferiore a determinate soglie. Per il 2024, l’importo previsto per l’assegno sociale è di 534,41 euro per 13 mensilità. L’attuale limite di reddito per conseguire l’assegno sociale è di 6.947,33 euro annui per le persone non coniugate e 13.894,66 euro, per chi è coniugato. La somma intera dell’assegno sociale viene versata a chi non è coniugato e non possiede alcun reddito e a coloro che sono coniugati ma dichiarano un reddito familiare inferiore al totale annuo dell’Assegno. Percepiranno l’assegno in misura ridotta coloro che non sono coniugati e che dichiarano un reddito inferiore all’importo annuo dell’Assegno e a quelli coniugati che hanno un reddito ricompreso tra l’ammontare annuo dell’Assegno e il doppio dell’importo annuo dell’Assegno.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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