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In pensione con 5 anni di contributi? Con la nuova legge potrai farlo, ecco come

La pensione contributiva di vecchiaia si presenta come una soluzione per chi ha accumulato solo un numero limitato di anni di contributi

In pensione con 5 anni di contributi? Con la nuova legge potrai farlo, ecco come
Foto Wikimedia Commons

Se non si riesce a guadagnare una pensione adeguata, bisognerà attendere ancora più a lungo fino ai 71 anni, per avere accesso alla pensione di vecchiaia

Anche nel 2025 il regime ordinario per poter andare in pensione di “vecchiaia contributiva” occorre aver maturato almeno vent’anni di contributi. Si tratta di una soluzione applicabile a tutti quei lavoratori che hanno lavorato solo per pochi anni, anche se non tutti i contribuenti possono vantare almeno 20 anni di contributi quando raggiungono i 67 anni di età.

Le condizioni

Per coloro che hanno iniziato a lavorare dal 1996, al fine di accedere al pensionamento ordinario, occorre aver maturato un assegno previdenziale superiore alla mutare dell’assegno sociale che per il 2025 risulta pari a 538,68. Chi non riesce a raggiungere tale soglia può accedere alla pensione di vecchiaia contributiva che richiede determinati requisiti e che consente ai contributivi puri di poter andare in pensione anche con 5 anni di contributi versati a patto che l’età anagrafica non risulti inferiore ai 71 anni.

Chi può accedervi

Per poter accedere a tale beneficio vengono calcolati solo ed esclusivamente i versamenti effettivi, cioè quelli obbligatori, volontari o da riscatto, mentre non sono compresi i contributi figurativi. I soggetti che hanno lavorato anche prima del 1996 potranno accentrare tutti i contributi maturati in altre gestioni nella gestione separata per poter raggiungere la soglia. Chi ha lavorato prima del 1996 dovrà anche avere raggiunto i 71 anni di età e i 15 anni di contributi versati nelle varie gestioni INPS per poter andare in pensione.

L’extrema ratio per andare in pensione

Di fatto questa modalità introdotta dalle nuove leggi per poter andare in pensione con pochi contributi rappresenta davvero l’ultima spiaggia per poter uscire dal mondo del lavoro e ottenere la meritata pensione, soprattutto nel corso di una vita in cui la carriera è stata discontinua e precaria. In genere però gli assegni che vengono maturati con questo sistema sono particolarmente bassi e non hanno diritto all’integrazione al trattamento minimo.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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