L’assegno di mantenimento va incluso nel calcolo dell’Isee anche se è opportuno fare dei doverosi distinguo
L’ISEE, vale a dire il documento che indica la situazione economica equivalente dei contribuenti, rappresenta oggi uno strumento fondamentale per poter accedere a sostegni ed agevolazioni approvate dai governi a supporto del reddito delle famiglie meno abbienti. Per poter ottenere questo documento è fondamentale presentare la dichiarazione sostitutiva unica in cui vengono indicati i dati sulla composizione familiare e sulle informazioni economiche e reddituali della famiglia.
Come regolarsi con l’assegno di mantenimento
Si tratta di un documento che va rinnovato ogni anno, il rinnovo può essere effettuato sia attraverso le procedure on-line da espletare direttamente sul sito ufficiale dell’INPS, che attraverso CAF e patronati. Uno degli aspetti più importanti e delicati che riguardano proprio la compilazione della DSU finalizzata ad ottenere l’ISEE riguarda l’assegno di mantenimento, soprattutto per quanto concerne la differenza fra gli assegni che vengono erogati ai figli e quelli percepiti da parte dell’ex coniuge.
Perchè è importante distinguere i due aspetti
Questa distinzione è doverosa anche perché gli assegni che vengono erogati all’ex coniuge vengono considerati nel reddito complessivo dello stesso e quindi non devono essere inclusi nella DSU, mentre quelli per il mantenimento dei figli vanno inseriti appositamente e costituiscono una fonte di reddito. La madre sarà tenuta a dichiarare le somme percepite a titolo di assegno di mantenimento fino a quando i figli sono maggiorenni. Successivamente sarà il figlio a dover dichiarare di percepire l’assegno nella DSU.
Cosa fare in caso di dubbi
L’assegno di mantenimento nell’Isee rappresenta dunque un aspetto cruciale anche per poter accedere ad eventuali benefici e agevolazioni. L’ISEE è un documento che fotografa perfettamente le dinamiche finanziarie e familiari all’interno dell’indice, per questa ragione è fondamentale che venga compilato accuratamente in ogni sua parte senza trascurare alcun aspetto. In caso di dubbi, è sempre meglio consultare un Caf od un patronato.
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