
Il modello 730 e il nuovo calendario dei rimborsi comunicato dall’Agenzia delle Entrate
Il modello 730 è la dichiarazione dei redditi più utilizzata dai lavoratori dipendenti e pensionati, perché consente di ottenere rimborsi fiscali in modo più rapido rispetto al modello Redditi. L’Agenzia delle Entrate ha recentemente reso noto il periodo entro il quale verranno accreditati gli eventuali importi a credito per chi ha presentato la dichiarazione. I rimborsi derivano dal ricalcolo delle imposte dovute, tenendo conto di detrazioni e deduzioni spettanti, e variano in base a più fattori. Le modalità di trasmissione e la presenza o meno del sostituto d’imposta incidono in modo rilevante sulla tempistica di pagamento. La modalità con sostituto è la più veloce, ma non sempre possibile.
Con sostituto d’imposta
Chi presenta il modello 730 indicando un sostituto d’imposta, come il datore di lavoro o l’ente pensionistico, riceverà i rimborsi direttamente in busta paga o nel cedolino della pensione. Questo perché è il sostituto stesso ad anticipare le somme, per poi conguagliarle con il Fisco. I rimborsi iniziano a essere erogati dal primo cedolino utile dopo l’elaborazione della dichiarazione. Tuttavia, se l’importo da restituire è particolarmente elevato, l’Agenzia può effettuare controlli preventivi che allungano i tempi di accredito, anche fino a sei mesi. Anche l’attendibilità dei dati forniti e l’eventuale presenza di bonus specifici possono causare slittamenti nei pagamenti.
Senza sostituto d’imposta
Chi non ha indicato un sostituto d’imposta — per esempio i disoccupati o chi lavora saltuariamente — riceverà il rimborso direttamente dall’Agenzia delle Entrate. In questo caso, la tempistica cambia sensibilmente: i pagamenti sono effettuati tramite bonifico su IBAN o con assegno inviato per posta. Per importi fino a 4.000 euro l’accredito arriva entro dicembre, ma può slittare a gennaio se si è scelta la modalità del bonifico domiciliato. Per importi superiori o rimborsi legati a bonus edilizi con necessità di controlli, l’attesa può arrivare a marzo. In ogni caso, la scadenza massima è fissata a sei mesi dalla data ultima per la presentazione del modello.
CONTINUA A LEGGERE NELLA PAGINA SUCCESSIVA
Altre informazioni utili sul 730
I rimborsi del 730 possono essere inferiori a quanto atteso se l’importo a credito supera le imposte versate nel corso dell’anno: in questo caso, l’eccedenza non viene rimborsata. Inoltre errori nelle coordinate bancarie possono causare ritardi: per somme inferiori a 1.000 euro con IBAN errato, l’Agenzia invia una comunicazione per il ritiro presso uno sportello postale. La scelta di non indicare il sostituto può essere forzata da situazioni personali o preferita in caso di datori a rischio fallimento. In ogni caso, comunicare correttamente i dati è essenziale per evitare disguidi nei pagamenti.
Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.