I due alpinisti italiani dispersi in Nepal sono morti
Stefano Farronato e Alessandro Caputo hanno perso la vita. Si tratta dei due alpinisti italiani che erano rimasti intrappolati al Campo 1 in Nepal, sul Manaslu, a causa delle forti nevicate avvenute negli scorsi giorni. Questo è stato comunicato dalla Farnesina, che ha aggiunto che le autorità nepalesi hanno confermato la morte di due degli alpinisti italiani dispersi. E’ quanto riporta Fanpage.it.
Potrebbero esserci altri italiani deceduti
Da venerdì 31 ottobre, non si avevano più notizie di Caputo e Farronato, che si trovavano in Nepal per tentare di scalare il picco Panbari. Attualmente, si stanno svolgendo le operazioni per il recupero dei corpi, avvistati questa mattina vicino al Campo 1 dai soccorritori in volo con l’elicottero. Un testimone ha riferito che potrebbero esserci almeno cinque italiani deceduti, ma si stanno aspettando conferme ufficiali.
Altri connazionali dispersi: la situazione
Ci sarebbero altri italiani dichiarati dispersi. Al momento, si parla di 6 o 7 connazionali di cui non si conoscono le sorti in Nepal. Questa informazione è stata rilasciata dalla Farnesina attraverso un comunicato ufficiale, evidenziando che il Consolato Generale a Calcutta, responsabile della zona, descrive una situazione molto complessa, con difficoltà nelle comunicazioni e diverse famiglie italiane che non riescono a contattare i propri familiari. Attualmente, la situazione è la seguente: un italiano è scomparso in un’area del Paese chiamata Yalung Ri, mentre altri 5 o 6 risultano dispersi in differenti zone. Il Consolato Generale a Calcutta sta richiedendo l’intervento delle autorità locali, le quali fino a poco tempo fa riferivano di “dispersi” e non di vittime. Ieri sera, infatti, si diffondevano notizie sui media internazionali riguardo a una vittima italiana, ma non ci sono conferme ufficiali.
Chi erano i due alpinisti italiani morti in Nepal
Alessandro Caputo, 28enne di Milano, era studente di Giurisprudenza presso l’Università Statale e insegnante di sci alla Schweizer Skischule di Saint Moritz, in Svizzera. Tra i tre membri della spedizione Panbari Q7, era il più giovane; con lui e Farronato c’era anche Valter Perlino, originario di Pinerolo (Torino), salvato da un elicottero del governo nepalese dopo aver avuto un malore nei giorni precedenti. Stefano Farronato di 51 anni, proveniva da Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza, ed era un alpinista ed esperto in arboricoltura. Nel corso della sua vita, aveva partecipato a 18 spedizioni estreme in aree remote del globo e a numerose escursioni alpinistiche in Ecuador, India e Cina. Segar Pandey, il presidente dell’Associazione delle agenzie di trekking in Nepal, ha dichiarato che oltre mille escursionisti e turisti sono stati soccorsi a partire dall’inizio delle forti nevicate martedì scorso.
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