Dovremo tornare a spostare le lancette un’ora indietro guadagnando un’ora di sonno in più
Ormai mancano davvero pochi giorni al ritorno dell’ora solare in Italia. Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025 dovremo spostare le lancette dell’orologio o degli smartphone indietro di un’ora. Tutto ciò si tradurrà, purtroppo, in 60 minuti di luce in meno nel pomeriggio e pertanto farà buio prima, con ripercussioni non indifferenti anche sull’umore. Il ritorno dell’ora legale è previsto per l’ultimo weekend di marzo 2026.
Cosa fare
Se per i dispositivi più vetusti occorrerà modificare l’orario manualmente, per quelli digitali si aggiorneranno in maniera automatica senza dover far nulla. Il ritorno dell’ora solare di fatto ripristinerà l’orario standard, abbandonando l’ora legale adottata nei mesi estivi. Guadagneremo un’ora in più di sonno e albeggerà un’ora prima. Tuttavia, le giornate si accorceranno ancora di più. Un meccanismo che si concluderà nel giorno del solstizio d’inverno del 21 dicembre quando si toccherà il minimo annuale di luce. Da quel momento in poi le giornate torneranno pian piano ad allungarsi.
Quanto tornerà l’ora legale
L’ora legale tornerà in vigore, ancora una volta, nella notte tra sabato 29 e domenica 30 Marzo 2026 quando dovremo spostare le lancette avanti di un’ora per tornare all’ora legale. Le giornate saranno di nuovo più lunghe e di dormirà un’ora in meno. La questione dell’alternanza tra ora legale e ora solare è stato oggetto di un dibattito accesso in seno ai consessi dell’Ue. Si è parlato a lungo sulla possibilità di abolire i cambi dell’ora o meno, ma non è stata mai raggiunta una vera unanimità su questo tema.
I benefici dell’ora legale
L’ora legale, di fatti, ha consentito al nostro paese di risparmiare qualcosa come 90 milioni di euro in base ai dati che sono stati diffusi da Terna. Il consumo di energia è stato di 370 milioni di kWh, un dato che segna una riduzione di 170mila tonnellate di emissioni di Co2.
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