
Pensioni a rischio per tanti italiani
Con l’arrivo del 19 settembre 2025, aumenta il rischio che migliaia di italiani possano perdere le proprie pensioni. Per molti, ci sarà la restituzione delle somme già ricevute negli anni passati. Una situazione davvero preoccupante, ma che può ancora essere evitata. E’ quanto riporta Il Giornale.
Cosa si deve sapere
E’ essenziale comprendere che chi è in pensione deve segnalare annualmente il proprio guadagno all’Inps; solo in questo modo può essere garantito il diritto alle indennità. Coloro che non adempiono a questo dovere, omettendo di inviare tali informazioni tramite il modello 730 o il modello Redditi 730, ostacolando l’ente nel valutare la situazione economica dell’interessato. Senza la certezza sul diritto del cittadino a ricevere il trattamento, l’Inps è costretto a dare il via a una procedura di sospensione, che può portare alla revoca definitiva della pensione, comportando anche la richiesta di restituzione delle somme già incassate. La categoria più vulnerabile, effettivamente è quella dei pensionati che ricevono un’indennità associata specificatamente al proprio reddito.
La data limite
Come già anticipato, il 19 settembre rappresenta una scadenza importante. Dopo tale data, non sarà più possibile evitare di perdere il diritto. In particolare, ci si riferisce alle conseguenze derivanti dalla mancata presentazione della dichiarazione dei redditi per l’anno 2021. Molti pensionati non hanno ancora inviato le dichiarazione relative a quell’anno. Quest’estate sono iniziate le prime sospensioni e, in base alla normativa, se le informazioni richieste non vengono fornite entro 60 giorni, si procede con la revoca e il rimborso delle somme già percepite. Pertanto, è fondamentale prestare attenzione alla scadenza di settembre. Il pensionato inadempiente, si troverà non solo senza la pensione, ma anche con un’importante somma da restituire all’Inps.
La revoca
Si ricorda che la cancellazione, coinvolge quella categoria di pensionati che ricevono una pensione in base al reddito. A luglio sono iniziate le prime comunicazioni al riguardo. L’Inps ha infatti imposto una trattenuta del 5% sulle pensioni di chi non ha presentato la dichiarazione dei redditi. Questa trattenuta è stata etichettata come “Trattenuta per mancata comunicazione reddito art. 35, comma 10 bis, d. l. 207/2008”. Tutti coloro che hanno visto questa notifica sui cedolini di agosto e settembre, dovrebbero preoccuparsi e cercare di sistemare la loro situazione il prima possibile. Per farlo, è sufficiente informare l’istituto nazionale della previdenza sociale riguardo al proprio reddito entro il 19 settembre.
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