Pensione più alta a dicembre 2025
Dicembre si avvicina e con esso arriva una delle mensilità più attese dai pensionati: un cedolino consistente, che include la tredicesima, il bonus della quattordicesima (se previsto) e la rivalutazione degli importi erogati durante l’anno. Come ogni anno, l’ultimo mese porta con sé una delle mensilità più elevate per i pensionati: le voci più attese sono sicuramente quelle relative alla rivalutazione prevista per il 2025, pari a un +0,8%, e, salvo conguagli fiscali obbligatori per legge, non ci saranno trattenute aggiuntive.
Pensioni, la rivalutazione di fine anno
Per il 2025, la rivalutazione delle pensioni è stata stabilita allo 0,8%, basandosi sull’indice provvisorio dell’inflazione. Tuttavia, gli aumenti non sono uniformi per tutti, ma variano in base alle fasce di reddito di ciascun pensionato. Per chi percepisce una pensione fino a quattro volte il minimo Inps – cioè una pensione mensile di 2.394 euro – la rivalutazione è completa. Scende al 90% per chi riceve tra quattro e cinque volte il minimo e al 75% per chi supera questa soglia. Chi percepisce i trattamenti minimi è stato riconosciuto un incremento aggiuntivo del 2,2%. Ciò significa che chi riceve una pensione di 1.000 euro al mese avrà un aumento di 8 euro, mentre chi percepisce 2.000 euro al mese avrà un aumento di 16 euro. Per importi superiori a 3.000 euro, l’aumento varia tra 20 e 25 euro lordi.
Quali potrebbero essere le perequazioni nel 2026
Secondo le prime previsioni, la rivalutazione automatica delle pensioni per il 2026 potrebbe comportare un aumento compreso tra l’1,4% e il 2%, mantenendosi sostanzialmente in linea con l’andamento dei prezzi al consumo registrati nei primi mesi del 2025. Le percentuali saranno confermate dall’Inps non appena sarà pubblicato il decreto del Mef che raccoglie i dati ufficiali dell’ Istat. Attraverso questo documento verranno anche stabilite le fasce di applicazione per gli assegni più elevati, in base alle indicazioni provenienti dalla legge di Bilancio 2026. L’aggiornamento sarà applicato automaticamente con il cedolino di gennaio 2026.
La tredicesima e i bonus di fine anno
A dicembre a tutti i pensionati Inps verrà erogata la tredicesima, corrispondente a una mensilità della pensione o proporzionale ai mesi di percezione nel 2025 (l’importo erogato è al netto delle detrazioni per lavoro dipendente o assimilato e per i carichi di famiglia). La tredicesima è soggetta all’imposta Irpef ordinaria, ma non verranno applicate le aggiuntive regionali e comunali. Ai fini fiscali, essa contribuisce a determinare il reddito complessivo del contribuente. Anche per il 2025 è stato confermato il bonus di 154,94 euro – introdotto nel 2001 – destinato a chi percepisce trattamenti pari al minimo e rispetta determinati limiti reddituali.
Liquidazione quattordicesima posticipata a dicembre, per chi?
I pensionati che raggiunti hanno i 64 anni di età e possiedono un reddito inferiore a 15.688 euro hanno diritto anche alla quattordicesima, il cui ammontare varia in base agli anni di contribuzione. Le importazioni dovrebbero variare tra 437 e 655 euro. Come indicato dall’INPS nel Messaggio n.1966 del 20 giugno 2025, il pagamento della quattordicesima è posticipato a dicembre 2025, anziché a luglio come di consueto, per coloro che raggiungono il requisito anagrafico richiesto: – dal 1° agosto 2025 per le pensioni gestite nei sistemi integrati; – dal 1° luglio 2025 per le pensioni gestite nei sistemi proprietari della Gestione Pubblica e dell’ ex INPGI 1. Il rinvio riguarda anche i soggetti che diventano titolari di pensione nel corso del 2025. Per le due categorie indicate, che rispettano i limiti anagrafici e reddituali previsti dalla normativa, la quattordicesima sarà erogata automaticamente con la rata di dicembre 2025.
Conguagli e trattenute di dicembre
Non sono previsti adeguamenti perequativi durante il mese di dicembre: l’indice provvisorio è stato applicato in via definitiva. Di solito, i conguagli Irpef si completano entro il mese di novembre. Ciò significa che a dicembre l’importo della pensione potrà solo aumentare. Dal 21 novembre 2025 il cedolino della pensione Inps sarà disponibile sul portale dell’istituto. L’accredito dell’assegno previdenziale, invece, avverrà il 1° dicembre, ovvero il primo giorno bancabile del mese successivo.
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