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Pensioni e lavoro: ecco quali sono i vantaggi per il caregiver di un disabile con legge 104

Ecco l'elenco dei benefici previsti dalla legge per i lavoratori che assistono parenti disabili

Pensioni e lavoro: ecco quali sono i vantaggi per il caregiver di un disabile con legge 104
Legge 104, le novità dal 2026 (foto Pixabay)

Tra i benefici per i caregiver familiari in Italia sono inclusi permessi lavorativi (3 giorni al mese) e congedi straordinari retribuiti

Nel corso degli anni i benefici per i cosiddetti caregiver, vale a dire i parenti che assistono le persone disabili, sono cresciuti in maniera esponenziale grazie a a nuove leggi che hanno introdotto ulteriori vantaggi, sia sulla pensione che sul lavoro. Sono stati estesi progressivamente, congedi, permessi e pensioni anticipate a coloro che in famiglia hanno una persona che beneficia dei vantaggi legati alla legge 104. In base al livello di invalidità, la legge attribuisce agevolazioni, vantaggi fiscali e tanti altri benefici.

I permessi

La legge, ad esempio, attribuisce ai parenti dei disabili tre giorni di permessi retribuiti al mese. Questi giorni possono essere ovviamente divisi anche tra più familiari da quando è stata eliminata la fattispecie del Referente Unico. La legge consente inoltre di poter fruire di congedi retribuiti fino a due anni anche in maniera continuata o frazionata. In base a questa legge, infatti, un lavoratore può assentarsi mantenendo comunque intatto il posto di lavoro e la retribuzione nel caso in cui l’assistenza al parente disabile sia indifferibile. Per usufruire dei permessi di tre giorni ma non è necessaria la convivenza col disabile mentre per i due anni di congedo la convivenza è obbligatoria.

L’Ape Sociale

In virtù dell’onere di dover assistere un parente disabile con la legge 104 è possibile anche accedere alla pensione anticipata, vale a dire la cosiddetta Ape Sociale. Il caregiver può anche andare anticipatamente in pensione con 41 anni di contributi di almeno un anno di versamenti prima dei 19 anni di età. Si tratta quindi di un requisito che viene applicato solo ai lavoratori precoci. Si può beneficiare del pensionamento anticipato con Quota 41 solo se si convive col parente disabile da almeno sei mesi dalla presentazione della domanda.

Opzione Donna

Opzione Donna rappresenta un altro dei sistemi che è stato introdotto per le donne lavoratrici per poter andare in pensione anticipatamente se assistono un parente disabile. In questo caso occorrono 61 anni di età e 35 anni di contributi. Le donne che hanno un figlio si vedranno ridotto il requisito anagrafico di un anno, e quindi basteranno 60 anni di età per andare in pensione anticipatamente. Con due o più figli questo requisito si riduce a 59 anni.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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