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Martedì 26 Agosto
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Pensioni e stipendi, ecco le novità che il governo vuole introdurre per anticipare la pensione e ridurre le tasse sugli stipendi

Ha scatenato polemiche la proposta di Durigon di utilizzare la liquidazione per uscire dal lavoro prima

Pensioni e stipendi, ecco le novità che il governo vuole introdurre per anticipare la pensione e ridurre le tasse sugli stipendi
GIORGIA MELONI

Fra le altre idee il governo sta maturando quella di congelare l’età pensionabile per non ritardare il pensionamento nel 2027

Anche la prossima manovra finanziaria del governo introdurrà delle modifiche al sistema previdenziale come accade ormai puntualmente ogni anno. Il governo sta valutando l’ipotesi di introdurre nuovi incentivi per quei lavoratori che vogliono uscire anticipatamente dal lavoro. Allo studio vi è la possibilità di congelare l’età pensionabile al fine di evitare l’aumento di tre mesi nel 2027. Oltre alle modifiche sistema previdenziale la prossima manovra prevederà anche delle novità rilevanti dal punto di vista fiscale per alleggerire le tasse sugli stipendi. L’idea del governo è quella di aumentare il netto in busta paga introducendo una sorta di flat tax sugli stipendi in modo tale da alleggerire gli oneri a livello fiscale.

Le ipotesi allo studio

Come ha avuto modo di anticipare il sottosegretario al lavoro, Claudio Durigon, il governo sta studiando l’ipotesi di consentire il pensionamento anche a 64 anni e non a 67, sfruttando il TFR accantonato durante la carriera lavorativa. Il lavoratore per lasciare il lavoro anticipatamente, dovrebbe sacrificare in tutto o in parte la propria liquidazione. L’attuale quadro normativo consente il pensionamento a 64 anni soltanto ai lavoratori che appartengono totalmente al sistema contributivo e a coloro che hanno maturato una pensione che ammonta ad almeno tre volte l’assegno sociale. Con la nuova riforma la soglia si potrà raggiungere anche accumulando la rendita maturata da un altro fondo di previdenza, facendo anche ricorso al TFR accumulato presso l’INPS.

La reazione dei sindacati

Si tratta di una proposta che ha destato sconcerto tra le varie sigle sindacali, soprattutto CGIL e CISL, che non hanno fatto mancare la propria reazione ritenendo l’uso del TFR assolutamente immotivato poiché farebbe pagare direttamente ai lavoratori il prezzo per accedere alla pensione anticipata. Sul piede di guerra sono scese anche le opposizioni che hanno ritenuto questa soluzione poco conveniente per i lavoratori vicino alla pensione, invitando fra l’altro il governo ad intervenire in Parlamento per spiegare cosa vuole fare sulle pensioni.

Le altre novità

L’altra idea che il governo sta maturando è quella di congelare l’età pensionabile che senza alcun intervento aumenterebbe di tre mesi nel 2027. L’intento è quello di non far scattare l’aumento che farebbe lievitare l’età pensionistica a 67 anni e 3 mesi. L’altra ipotesi al vaglio del governo è quella di alleggerire il carico fiscale sugli stipendi introducendo una flat tax che si applicherebbe agli straordinari, ai festivi e al lavoro notturno. Si tratterebbe di un aliquota speciale che non verrebbe coinvolta nella tassazione IRPEF per le voci in busta paga che non sono fisse.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.

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